Scatta la cig per 400 operai del polo petrolchimico di Gela
Il provvedimento infatti riguarda un primo gruppo di circa 40 operai giornalieri, cui seguiranno, entro fine giugno, anche i turnisti, soggetti a un piano di rotazione. A tutti, comunque, sarà garantito il 100% del salario. Altri dipendenti stanno utilizzando le ferie arretrate prima di essere collocati in cassa integrazione. Ad alcuni operai specializzati, inoltre, l’Eni sta offrendo la possibilità di lavorare temporaneamente all’estero o in altre raffinerie in Italia.
Intanto, a Gela si è insediata la speciale commissione paritetica (composta da direzione dello stabilimento e sindacati) chiamata a monitorare la realizzazione degli investimenti concordati, che ammontano a quasi 500 milioni e che mirano a migliorare le condizioni ambientali e operative e a restituire competitività alla raffineria. Resta l’incognita degli esuberi dell’indotto, indicati sommariamente in 300 unità.
Malgrado l’aumentata mole di commesse di lavoro per manutenzione e investimenti, infatti, c’è da definire la sorte lavorativa di centinaia di operai delle imprese appaltatrici che stanno per completare il periodo di Cig e non vedono prospettive di rientro. La situazione è monitorata dal cosiddetto “tavolo di regia”, diretto dal prefetto di Caltanissetta.