I giudici della Corte d’Appello di Palermo hanno confermato la condanna a 10 anni di reclusione a carico di Giuseppe Falsone, di Campobello di Licata, ex capo di Cosa nostra agrigentina, e hanno ridotto le condanne inflitte in primo grado a carico degli altri imputati nell’ ambito dell’ inchiesta su presunte estorsioni a danno dell’impresa edile Fauci Laterizi di Sciacca. Dunque, condanne ridotte da 10 a 4 anni per Salvatore Di Gangi di Sciacca, da 8 anni a 3 anni e 10 mesi per Stefano Morreale di Favara , da 1 anno e 6 mesi a 9 mesi per il pentito di Racalmuto Maurizio Di Gati. Dichiarata l’ intervenuta prescrizione per Angelo Siino e Giovanni Brusca. Al titolare della Fauci Laterizi, Salvatore Fauci, ritenuto responsabile di false informazioni ai magistrati con l’aggravante dell’aver agevolato Cosa nostra, la condanna è stata ridotta a 1 anno e 6 mesi con la sospensione della pena a condizione dello svolgimento di 6 mesi di attività lavorativa non retribuita.
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