Il licenziamento subito dall’ematologo Lillo Ciaccio nell’aprile 2007 da parte dell’Azienda ospedaliera Giovanni Paolo II di Sciacca è illegittimo. Lo ha stabilito il giudice del lavoro del Tribunale della città termale che ha condannato l’Asp di Agrigento a pagare al medico un risarcimento danni di 493.000 euro. Il Tribunale ha quindi riconosciuto il danno d’immagine e professionale che il licenziamento ha provocato al medico che poco prima era stato coinvolto in un’inchiesta sulla gestione della Banca del cordone ombelicale di Sciacca che all’epoca dei fatti era diretta dallo stesso Ciaccio. L’inchiesta è sfociata in un processo conclusosi con l’assoluzione di Ciaccio e di una sua stretta collaboratrice, Michela Di Gesù. Il medico ematologo saccense ha annunciato di volere destinare parte della cifra che gli verrà liquidata alla ricerca scientifica.