SCIACCA – Omicidio Cangialosi: chiesta conferma delle condanne

Il sostituto procuratore generale di Palermo, Rosa Valenti, ha chiesto ai giudici della Corte di Assise di Appello la conferma delle condanne inflitte in primo grado ai presunti responsabili dell’omicidio del muratore Michele Cangialosi, di Sciacca,  ucciso per strangolamento, il cui cadavere fi rinvenuto il 17 ottobre del 2009, sotto alcuni metri di terra. In primo grado il Gup del Tribunale di Sciacca, Giuseppe Miceli, condannò (con l’abbreviato) a 30 di carcere la moglie della vittima, Celeste Saieva, il suo amante Nicola Piazza e Paolo Naro. Sempre con l’abbreviato il Gup del Tribunale per i Minorenni di Palermo condannò a 9 anni di reclusione un minore che collaborò con gli inquirenti nella ricostruzione dell’omicidio. Questa sentenza è già divenuta definitiva. Il processo d’Appello a Saieva, Piazza e Naro proseguirà il 17 maggio con le arringhe dei difensori.

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