SCIACCA – Per 18 voti non fu eletto sindaco, nuovo ricorso di Ignazio Messina

Continua a Sciacca la battaglia legale di Ignazio Messina contro il risultato delle elezioni amministrative di quasi un anno fa, che al primo turno del 12 giugno 2022 lo videro sfiorare il 40%, a soli 18 voti dalla sua elezione a sindaco. Al ballottaggio di due settimane dopo vinse l’attuale primo cittadino Fabio Termine.Dopo che il Tar ha dichiarato improcedibile il precedente ricorso, confermando così il 39,9% dei voti ricevuti da Ignazio Messina, i suoi avvocati Stefano Polizzotto e Antonietta Sartorio hanno impugnato la sentenza e presentato appello al Consiglio di giustizia amministrativa. L’obiettivo di Messina è di ottenere la verifica, in contraddittorio tra le parti, delle schede votate dagli elettori in 27 sezioni, le stesse che erano state indicate nel precedente ricorso al Tar, che invece aveva stabilito che i controlli (poi affidati alla prefettura di Agrigento) dovessero riguardare 9 sezioni elettorali.

Messina continua a lamentare la presunta illegittima mancata attribuzione a suo svantaggio di numerose preferenze, per errori che, pur avendo indotto i presidenti di seggio a non conteggiarli, avrebbero comunque contenuto una chiara volontà degli elettori a suo favore. Il sindaco Termine aveva presentato ricorso incidentale, assistito dagli avvocati Girolamo Rubino, Calogero Marino e Giuseppe Impiduglia.

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *