SCOGLITTI – “Presa in braccio bambina non costituisce reato”, indiano liberato da Pm
Nicolò Giangreco
Si sgonfia il caso dell’indiano denunciato il 16 agosto con l’accusa d’aver tentato di rapire una bimba di 5 anni sulla spiaggia di Scoglitti: “Il reato – dice con ironia il procuratore capo di Ragusa Carmelo Petralia, intervistato da Repubblica-Palermo – sarebbe quello di ‘presa di bambina in braccio’, ma il nostro Codice non lo prevede”. Sulla vicenda la procura generale di Catania e gli ispettori di via Arenula hanno chiesto una relazione a Petralia. Il pm Giulia Bisello si era rifiutata di confermare il fermo di Ram Lubhaya e per questo era stata presa di mira da parte di esponenti del centrodestra e di comuni cittadini. Petralia spiega: l’indiano fa una carezza e la prende in braccio, in presenza del padre. Dopo 45 secondi il papà gli dice di lasciare la bimba. Ma un amico dei genitori nota la scena e chiama i carabinieri, che fermano l’indiano per sequestro di persona, “un fermo tecnicamente sbagliato – sottolinea Petralia – Dopo una notte in cella, il mio pm lo libera, giustamente”.
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