SE L’ALLENATORE TIRA IN PORTA DEVE DIMETTERSI DA ALLENATORE
Nicolò Giangreco
Se nel campo dell’informazione, che tra l’altro si consuma anche via internet, si concretizza lo scenario che, en exemple, prospetto nello sport, la conseguenza dovrebbe essere analoga.
In via ipotetica, se un team di arbitri scende in campo per arbitrare e invece si mette a comminare un corner qua o un fuoriguoco là o addirittura si mette a tirare calci al pallone per fare goal in tutte e due le porte, beh, almeno il capo team, che si ritiene e dichiara responsabile di un tal comportamento, deve chiedere scusa del male arbitraggio a coloro che subivano e facevano notare l’anomalia e gli ingiusti “fischi” anzi il capo team dovrebbe farlo con un gesto: dimettersi.
Solo così quel team (indubbiamente valido) potrà essere sollevato da corresponsabilità pregresse ed essere credibile in futuro, se non lo è stato nei modi e nei termini com’era giusto che lo fosse in passato.
Mi pare logico e conseguente invocare un gesto concreto, come concreti sono le ammonizioni e i goal, anche per sollevare da ogni responsabilità morale i modelli a cui il team dichiarava di ispirarsi.
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