SERIE B – Palermo super a Cremona: è primo.

Il Palermo vince a Cremona e sale sul gradino più alto della classifica di Serie B: Rispoli e Chochev ribaltano lo svantaggio iniziale (gol di Dos Santos) e permettono ai siciliani di arrivare a 25 punti in classifica (la squadra di Tedino rischia nel finale con un palo di Almici e un assalto pazzesco della Cremonese).

CREMONESE-PALERMO 1-2Marcatori: Dos Santos (C) al 21′, Rispoli (P) al 23′ p.t.; Chochev (P) all’8′ s.t.

Lo scontro tra i paggetti della (ex) capolista non delude le attese: partita mozzafiato che il Palermo fa sua in rimonta conquistando il primo posto in graduatoria. La Cremonese esce tra gli applausi: sul piano del gioco ha dominato, solo gli episodi gli hanno dato contro. Intanto per due dormite della difesa, e quindi occorre recitare il mea culpa, e nel finale per due situazioni in bilico tra sfortuna (palo di Almici a portiere battuto) e bravura altrui: il portiere Pomini, sostituto di Posavec (in nazionale), ha tolto dalla rete un siluro a fil di palo di Pesce, il migliore in campo. Inoltre la Cremonese reclama giustamente per una svista arbitrale: in un rinvio Struna colpisce di mano in area. Vedono tutti tranne il signor Abbatista che da quel momento non controlla più la sfida. I meriti del Palermo sono nella tenuta difensiva e nella capacità di tesorizzare le due palle gol costruite. La prima, due minuti dopo il vantaggio colto di testa da Clayton Dos Santos, vede protagonista Rispoli, lesto a smarcarsi sulla destra dell’area e a chiudere con un destro sul palo difeso da Ujkani. Difeso maluccio, il portiere tocca ma non respinge. La seconda azione vede protagonista Embalo che controlla in area, sul fondo, alza la testa e serve nel mezzo il liberissimo Chochev che non può sbagliare la conclusione: chi avrebbe dovuto marcarlo? I tre punti che proiettano in alto i rosanero sono un premio esagerato se rapportato alla loro prestazione però è quando vinci le partite che non dovresti vincere che poi raggiungi la tua meta. Qui allo Zini il Palermo ha dato un nuovo segnale di solidità nel giorno in cui il suo cannoniere si è segnalato soltanto per atteggiamenti provocatori. Nel posta partita, il duro sfogo di Tesser negli spogliatoi: “L’arbitro rideva in faccia ai miei giocatori che protestavano per il rigore non dato, un fallo clamoroso visto da tutti. Lui rispondeva dicendo che a Parma non ne aveva fischiato un altro contro di noi: ma questo signore come fa il suo lavoro?” (Nicola Cecere) GAZZETTA.IT

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