SICILIA – Sanità, 500 mln di sprechi con i privati
Nicolò Giangreco
Infiltrazioni di Cosa Nostra nelle cliniche per emodializzati e assunzioni di quasi 400 dipendenti Seus-118 inquisiti: i due nuovi filoni d’indagine della Procura di Palermo scuotono la sanità siciliana. I magistrati continuano il loro lavoro, ma anche dentro i palazzi della Regione si alza il livello di controllo. Al di là della cattura di boss, a partire da Matteo Messina Denaro e degli imprenditori coinvolti, ora è caccia grossa fra i funzionari che hanno alimentato la rete di complicità e di omissione dei controlli. Ma una nuova pesantissima denuncia arriva da Pippo Di Giacomo, presidente della Commissione Sanità all’Ars, che sta curando un dossier “per risparmiare 500 milioni di euro di sprechi della Regione nel settore privato“, dichiarando guerra a quella che definisce “l’estorsione bianca”. Ovvero:”Fiumi di denaro pubblico che finiscono anche in strutture d’eccellenza con una carente rendicontazione su bilanci, appalti e assunzioni”. E con tre esempi di strutture sotto osservazione.
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