SICILIA – Cassa integrazione, caccia ai fondi

La lettera è partita ieri. La Regione ha chiesto al ministero del Lavoro 121 milioni per garantire il pagamento regolare della cassa integrazione a tutti i lavoratori che hanno già maturato il diritto a ricevere l’assegno. Somme che non permetteranno però di risolvere il caso Gesip a Palermo: per i 1.800 operai servirebbero altre risorse che sta chiedendo il Comune.
La trattativa col ministro Fornero entra nella fase decisiva: una risposta è attesa a giorni. Un no romano paralizzerebbe il sistema per tutti. Anche se, precisano in assessorato, le somme richieste non permetteranno comunque di aiutare le imprese che andranno in crisi da ora a dicembre.
L’assessorato al Lavoro ha bloccato lunedì la cassa integrazione in Sicilia: non si possono più immettere nel sistema nuovi lavoratori di aziende in crisi e bisogna anche trovare le risorse per pagare i lavoratori che già sono in cassa integrazione fino al termine del periodo previsto nei decreti. Gran parte delle somme utilizzate fino a oggi sono state anticipate dall’Inps. «Per garantire tutti i pagamenti – spiega Anna Rosa Corsello, dirigente del dipartimento Lavoro – servono 99 milioni e 641 mila euro. Inoltre abbiamo un buco relativo agli ultimi due mesi, giugno e luglio, in cui anche i lavoratori della formazione professionale hanno usufruito della cassa integrazione. Per loro servono altri 20 milioni e 893 mila euro. Se si deve garantire la Gesip serviranno altre risorse».

Condividi
         
 
   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *