SICILIA – Furbetti del “reddito di cittadinanza”: 25 denunciati in un mese e mezzo

In un mese e mezzo beccati in Sicilia 25 furbetti del reddito di cittadinanza, una decina nella sola provincia di Palermo. Sono i numeri forniti dal comandante del Nucleo Ispettorato del lavoro, il tenente colonnello Pierluigi Buonomo. 

Gli illeciti scoperti tra i lavoratori in nero. “In questi ultimi mesi durante gli ultimi accessi ispettivi in cantieri edili, attività commerciali, attività di ristorazione ogni qualvolta abbiamo individuato lavoratori in nero abbiamo fatto controlli incrociati con la piattaforma Inps per verificare se queste persone avessero fatto richiesta del reddito di cittadinanza. Nei casi in cui la persona che lavorava in nero aveva fatto richiesta o aveva già percepito il reddito di cittadinanza abbiamo richiesto al Caf la documentazione della sua domanda attestante dichiarazioni mendaci che è stata trasmessa all’autorità giudiziaria e sono così scattate le denunce”.

Nei casi finora riscontrati la dinamica è sempre uguale: la moglie disoccupata va al Caf e fa richiesta del reddito di cittadinanza per l’intero nucleo familiare mentre il marito lavora in nero. “Ogni volta il reato viene compiuto in concorso da marito e moglie”, puntualizza Buonomo.

Oltre alla denuncia cosa rischiano i furbetti del reddito di cittadinanza? “Queste persone avranno un processo immediato e rischiano da uno a sei anni di carcere.

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