SICILIA – L’emergenza rifiuti prosegue

«L’emergenza rifiuti in Sicilia è superata, stiamo lavorando a un nuovo Piano regionale, lo faremo nelle prossime settimane, per dare una soluzione definitiva e stabile alla vicenda, che faccia partire una nuova programmazione»: lo ha detto il governatore della Sicilia, Rosario crocetta, al termine della sua audizione in Commissione parlamentare antimafia.
«Io ho potenziato le discariche pubbliche – ha assicurato Crocetta ai giornalisti – però sappiamo da anni che non è più possibile aprire nuove discariche, per cui mi sono trovato un sistema privato e l’ho obbligato ad agire in modo legale. Da oggi in Sicilia l’emergenza rifiuti è finita, grazie a un impegno pazzesco: ho imposto la tritovagliatura, la biostabilizzazione, cioè ho impedito che in discarica si andasse senza quelle precauzioni di legge e senza protezione ambientale». Eppure, nonostante l’ottimismo di Crocetta, la fine dell’emergenza rifiuti in Sicilia, sembra davvero ancora lontana. Basta guardare giornalmente le strade dell’Isola per rendersi conto di quanto sia sporca. Rifiuti abbandonati quotidianamente da cittadini senza senso civico, ma anche rifiuti abbandonati da anni che nessuno – dall’assessore sino al sindaco per arrivare al governatore – si prende la responsabilità di rimuovere. Sarà per questo che Crocetta invita i cittadini a «collaborare con i sindaci per la differenziata, non devono scaricare i rifiuti dappertutto, devono depositare i rifiuti negli orari previsti. Un appello particolare – aggiunge il governatore – a chi nel weekend si trasferisce nei luoghi di villeggiatura costiera: non trasformiamo queste località in discariche a cielo aperto, si danneggia il turismo, la salute dei cittadini e l’immagine di quei comuni e della Sicilia».

E che l’emergenza rifiuti non sia del tutto rientrata lo si nota anche dalla nostra provincia. Dove si cambia di nuovo. Da oggi, infatti, gli auto compattatori di Agrigento avranno una nuova discarica per il conferimento dei rifiuti. Ed è, se si poteva immaginare possibile, addirittura più lontana rispetta a quella di Lentina. Si tratta dell’impianto di Melilli in provincia di Siracusa gestita da Cisma Ambiente. Una notizia che ha lasciato sorpresi sia le aziende che il Sindaco di Agrigento, Lillo Firetto che la stessa Catanzaro, una novità che avrà costi più elevati rispetto a Lentini.  Da oggi andranno a Siculiana i rifiuti di Aragona, Camastra, Cammarata, Casteltermini, Castrofilippo, Comitini, Grotte, Joppolo Giancaxio, Montallegro, Naro, Racalmuto, Ravanusa, Realmonte, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Sant’Angelo Muxaro, Siculiana, Lampedusa e Linosa e Raffadali.

Intanto, ieri è stato nominato un nuovo commissario straordinario, Salvatore Gueli, unico per tutti gli Ato rifiuti della provincia di Agrigento.

Il Sindaco di Ribera ritiene inaccettabile che comuni vicini a Siculiana debbano scaricare in provincia di Siracusa aumentando i costi economici, appunto per questo i 17 sindaci, appartenenti alla Sogeir, criticano fortemente tale azione e si autoconvocano per giovedi 11 agosto presso l’assessorato di riferimento. Stupore viene espresso anche dal Sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola. Nel centro termale c’è una discarica. Quella di Salinella – Saraceno, ma che deve essere dotata di trattamento biologico meccanizzato per essere riaperta e ci vorranno ancora alcuni mesi”.

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