Site icon Tele Studio98

SICILIA – Marco Zambuto si dimette da Presidente del Pd

«Faccio un passo indietro». Con queste parole Marco Zambuto si è dimesso da presidente del Pd in Sicilia. La decisione è stata presa per le polemiche nate dopo la rivelazione di un incontro di Zambuto con Berlusconi a Palazzo Grazioli, per scegliere, secondo quanto riporta Repubblica, la candidatura di Silvio Alessi alle primarie del centro sinistra ad Agrigento. Ma Zambuto dà un’altra lettura di quell’incontro: «Respingo con sdegno il barbaro tentativo di coinvolgermi politicamente in un episodio di solidarietà umana nei confronti di un vecchio amico con il quale oggi i percorsi politici sono totalmente diversificati e assolutamente distanti», ha detto Zambuto. «Gallo Afflitto era in difficoltà perché alcuni media avevano rilanciato le dichiarazioni di un pentito secondo il quale il deputato nel 1988 avrebbe concorso a un omicidio di mafia. Mi ha chiesto lui, insomma, di testimoniare davanti a Berlusconi sulla sua onestà – sostiene Zambuto -. E lo ha chiesto a me proprio perché, da avversario, potevo risultare credibile». Le gravi accuse nei confronti di Gallo Afflitto sono state ritenute dai magistrati prive di fondamento.

«Nessuno, se non in completa malafede, può mettere in dubbio la mia linearità politica nei confronti del Pd e del suo progetto di cambiamento del paese. – aggiunge – Sono pronto a sopportare il peso mediatico di chi vuole strumentalizzare quanto accaduto, pur tuttavia consapevole del tempo di barbarie civile e politica che stiamo vivendo, in cui non si riescono più a distinguere i gesti e il loro significato, sono pronto a fare un passo indietro e rimettere il mio mandato all’assemblea regionale del Pd affinché non sia proprio il Partito Democratico che oggi coraggiosamente guida l’Italia con il Premier Matteo Renzi, a dover subire una vergognosa ed ignobile macchina del fango».

Zambuto ribadisce «l’assoluta ininfluenza politica dell’incontro, in quanto in quella data le primarie della coalizione Agrigento 2020 – quella che ha visto insieme Pd, Fi e altri partiti – erano già state indette e al tavolo costituente avevano preso parte tutti i rappresentanti del Pd compreso il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta».

«Ribadisco, se proprio una colpa mi si vuole attribuire in questa vicenda, – conclude – è quella di essere stato solidale con chi si trovava umanamente in difficoltà. Ma io di questo non devo scusarmi proprio con nessuno».

Ieri intanto la coalizione delle Primarie di Agrigento ha dato via libera alla proposta di candidatura del deputato nazionale Angelo Capodicasa a sindaco della città dei Templi. È passata dunque la linea del segretario del Pd Fausto Raciti che aveva scaricato Alessi, vincitore delle primarie del centrosinistra benché fosse uomo vicino alle posizioni di centrodestra. La candidatura di Silvio Alessi alle primarie del centro sinistra ad Agrigento, che sarebbe nata nei saloni di Palazzo Grazioli a fine febbraio con la presenza di Marco Zambuto, ha scatenato la bufera nel Pd. Il partito ha chiesto a gran voce le dimissioni del presidente, arrivate poco dopo pranzo.

A invocare le dimissioni di Zambuto erano stati diversi esponenti del Pd come Mila Spicola. «Non riconosco Zambuto come presidente del Pd Sicilia e ne chiedo le dimissioni – ha detto la componente della direzione nazionale del Partito Democratico – Nulla di personale ripeto, ma di politico tutto. Il Pd è dei cittadini, dei suoi iscritti, dei suoi militanti, nessuno può farne carne da macello e da beffa strumentalizzandolo e usandolo per fini diversi o personali». Anche il deputato regionale Fabrizio Ferrandelli aveva attaccato Zambuto: «Adesso basta – ha ribadito – Si convochino gli organismi e si faccia andare il Pd siciliano nel verso giusto».

Sulla stessa lunghezza d’onda Marika Cirone di Marco, parlamentare regionale del Pd e Baldo Gucciardi, presidente del gruppo Pd all’Ars. «Quando si ricoprono cariche di responsabilità all’interno del Pd – dicono – bisogna sempre avere rispetto per gli iscritti ed i sostenitori». Questa mattina Antonello Cracolici, parlamentare regionale del Partito Democratico, aveva scritto su Twitter: «Spero che il presidente del Pd siciliano Zambuto, dopo aver letto i giornali, chieda scusa ai militanti del partito e si dimetta».

Condividi
Exit mobile version