SICILIA – Nei laboratori di analisi la visita si paga per intero

Il primo faccia a faccia fra l’assessore alla Sanità e le organizzazioni di categoria dei laboratori di analisi e degli specialisti convenzionati si è chiuso senza un accordo. E l’effetto pratico è che, a macchia di leopardo, continuerà la protesta che sta portando i privati a far pagare esami e visite per intero rifiutando le ricette. La partita fra Regione e sindacati però non è chiusa e vedrà il round deciso la prossima settimana.
Nell’attesa però regnerà il caos in un settore cruciale, quello degli esami di laboratorio e delle visite specialistiche. Perché il vasto fronte sindacale si è spaccato: 11 sigle sono per inasprire la protesta, 5 hanno invece allentato la pressione sull’assessorato scommettendo su un’intesa che potrebbe maturare.
E qui bisogna fare un passo indietro. Da oltre un mese le 17 sigle dei convenzionati protestano contro i tagli ai budget decisi dal governo sul finire della scorsa legislatura. A fine febbraio la protesta ha provocato una serrata di una settimana e in alcuni giorni i laboratori di analisi hanno fatto pagare gli esami per intero rifiutando le ricette. Il motivo è legato al fatto che il budget mensile – dicono i sindacati – si è esaurito intorno al giorno 20. Scenario che si è ripetuto in questa fase finale di marzo.

In estrema sintesi, lo stato di agitazione confermato prevede che dal 20 di ogni mese le principali strutture facciano pagare per intero gli esami clinici e le visite specialistiche. I privati non accetteranno quindi le ricette che danno diritto a prestazioni dietro pagamento del solo ticket. Nei primi 20 giorni di ogni mese la situazione resterà invece invariata e non ci saranno disagi per gli utenti. Il motivo è legato al fatto che il budget mensilmente erogato dalla Regione si esaurisce mediamente il 20 di ogni mese e dunque da quel momento in poi i privati dovrebbero andare a credito. Operazione che non vogliono più fare.

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