SICILIA – Precari, c’è la proroga di tre anni sindacati “soddisfatti a metà”

“La giunta regionale ha approvato il ddl per la proroga dei precari e l’avvio del processo di stabilizzazione e il ddl sull’impignorabilità della prima casa e dei beni utili strumentali al lavoro, entro il limite dei 200 mila euro da proporre al governo nazionale”. Il nuovo ddl sui precari proroga per 3 anni i contratti di tutti i precari siciliani e consente a tutti gli enti di poter avviare il processo di stabilizzazione. Le risorse necessarie sono tutte a carico della Regione e frutto del risparmio effettuato nell’anno in corso e previsto nel prossimo anno nella lotta contro gli sprechi e il malaffare. 

Oltre alle pubbliche amministrazioni è prevista la forma dell’auto impiego e anche l’impiego, su richiesta del precario, in aziende private. Viene istituito un albo unico regionale, fatto di fasce diverse e lavoratori Asu. Il governo ha anche in programma di predisporre due ddl separati per Rmi ed ex Pip, per i quali sono già disponibili delle risorse per la continuazione dei progetti.

“Per quanto concerne il disegno sull’impignorabilità della prima casa e dei mezzi di lavoro, come capannoni, trattori etc, – spiega la nota –  questa risponde alla necessità di affrontare la grave crisi economica che travolge le famiglie e gli operatori economici”.

Nei prossimi giorni il governo incontrerà tutti i gruppi parlamentari, anche di opposizione, per una valutazione complessiva dei testi sottoposti all’approvazione del Parlamento.

Gli enti locali, nel frattempo, dovranno procedere alla mappatura del personale e redigere le piante organiche per la stabilizzazione dei lavoratori. I sindacati, che si dichiarano “soddisfatti a metà”,  avevano chiesto alla Regione un incontro con il ministero, perché preoccupati che alcuni punti dell’accordo possano confliggere con la circolare D’Alia, ma la proposta non è passata. Oggi ci sono state manifestazioni e sit-in di precari organizzati dai sindacati davanti alle prefetture della Sicilia.

“La proroga di tre anni per i precari e l’inizio del processo di stabilizzazione sono contenuti importanti del disegno di legge della Regione, ma bisogna che continui il confronto per verificare alla fine quale testo uscirà dall’Ars e i regolamenti attuativi. Ma soprattutto, prima di cantare vittoria, è necessario aspettare il parere del commissario dello Stato”, ha affermato dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia. “Adesso il governo Letta dovrebbe dare una mano per favorire l’approvazione della legge da parte del commissario Aronica e salvare finalmente i ventimila precari”.

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