SICILIA – Smaltimento di rifiuti e mazzette arrestati funzionario e 4 imprenditori

In cambio di denaro, viaggi, regali costosi un funzionario regionale dell’Assessorato Ambiente della Regione siciliana avrebbe rilasciato autorizzazioni richieste per lo smaltimento dei rifiuti nell’isola. Ma il dipendente ‘infedele’ è stato scoperto e arrestato. Con il funzionario regionale sono finiti in carcere quattro imprenditori, due agrigentini, un catanese e uno del Nord, del novarese.
E proprio dal Piemonte è arrivato spunto primario dell’indagine. Un’autovettura acquistata proprio nel novarese dal dirigente regionale.Autovettura che, per una serie complicata di ragioni, ha destato l’attenzione dell’allora assessore regionale Territorio e ambiente,Mariella Lo Bello che ha voluto vederci chiaro. Pochi accertamenti interni, poi la decisione di spostare ad altro incarico il dirigente regionale e presentare un esposto denuncia in Procura. Da quel momento è scattata la macchina investigativa che ha permesso il blitz di oggi denominato Terra mia. Il funzionario della Regione arrestato oggi per corruzione è accusato di avere intascato tangenti, anche sotto forma di regali, viaggi e persino di escort, in cambio del rilascio di autorizzazioni per smaltimento rifiuti a quattro imprenditori.
La denuncia dell’assessore Lo Bello aveva individuato in GianfrancoCannova, il funzionario dell’assessorato regionale al Territorio eambiente infedele  arrestato nell’ambito dell’inchiesta che a Palermo hasvelato un giro di mazzette legate allo smaltimento dei rifiuti e aicontrolli nelle discariche siciliane. Con lui sono finiti in carcere,gli imprenditori agrigentini Calogero e Nicolò Sodano, il cataneseDomenico Proto e il novarese Giuseppe Antonioli. Le discariche coinvoltenell’inchiesta sono tre: Mazzarrà Sant’Andrea, “Soambiente” di Agrigentoe “Oikos” di Motta Sant’Anastasia.
L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato che all’alba di oggi ha dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare nei confronti dei cinque arrestati, accusati, a vario titolo di corruzione nell’ambito dei procedimenti amministrativi volti al rilascio/rinnovo delle autorizzazioni richieste per lo smaltimento dei rifiuti. Il provvedimento è stato emesso dal locale Ufficio Gip, su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo. L’indagine, iniziata nel 2011 eprotrattasi per due anni, è stata condotta dagli agenti di polizia di Palermo, con l’ausilio dei colleghi di Agrigento

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