“Sicilia sull’orlo del precipizio Intervenga il governo Monti”

“Il Governo Monti deve subito mettere mano ai conti della Regione, controllando un bilancio reso non trasparente da poste dubbi e residui inesigibili, perché la Sicilia rischia di diventare la Grecia del Paese, con i dipendenti e i pensionati regionali che saranno i primi a trovarsi senza stipendio in caso di crollo, e quindi il Paese deve intervenire anche superando gli ostacoli di un’autonomia concessa nel dopoguerra, in condizioni storiche e politiche ormai lontanissime, ma utilizzata da scriteriate classi dirigente per garantire a se stesse l’impunità”. 

È l’allarme lanciato dal vicepresidente di Confindustria ed ex presidente degli industriali siciliani, Ivan Lo Bello, dalle pagine del “Corriere della Sera”. “Se siamo sull’orlo del precipizio? Probabilmente sì”, dice ancora Lo Bello. “Siamo all’epilogo di una lunga stagione politica ed economica che non riguarda solo il governo Lombardo ma che – aggiunge – si è basata esclusivamente su una capillare distribuzione assistenziale e clientelare delle risorse pubbliche”.

Secondo Lo Bello, “se fossimo stati controllati dallo Stato noi siciliani non avremmo oggi trentamila precari e trentamila forestali”. Alla domanda se si candiderà per le imminenti elezioni regionali, Lo Bello risponde così: “No, per un motivo semplice. Abbiamo varato un codice etico che impedisce al sottoscritto e agli altri di candidarsi a qualsiasi competizione elettorale se non decorsi tre anni dalla scadenza del mandato. E io ho lasciato Confindustria Sicilia a marzo. Siamo persone serie, se abbiamo un codice etico lo rispettiamo”. “Se la Sicilia fosse un’azienda parleremmo di falso in bilancio? È quel che deve controllare Monti”, conclude.

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