Silvio Berlusconi di nuovo al San Raffaele: “È in terapia intensiva ma parla”

A pochi giorni dal ricovero per controlli di routine, Silvio Berlusconi si trova nuovamente presso l’ospedale San Raffaele di Milano. Dimesso lo scorso 30 marzo, il leader di Forza Italia è stato costretto a ricorrere nuovamente alle cure dei medici del nosocomio alle porte di Milano, sembrerebbe in terapia intensiva cardiochirurgica. Da quanto si apprende, le condizioni dell’ex premier non desterebbero comunque particolari preoccupazioni. Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, il Cavaliere sarebbe stato ricoverato “per problemi cardiovascolari ” e sarebbe arrivato in ospedale “con affanno respiratorio”.

Attesa a breve al San Raffaele la figlia Marina. Il Cavaliere questa mattina si sarebbe sottoposto ad alcuni controlli e da lì i medici avrebbero suggerito il ricovero. Secondo quando apprende l’Adnkronos, “si è ripresentata un’infezione con affaticamento respiratorio, in trattamento con terapia antibiotica”. La situazione viene comunque definita “sotto controllo”. “Silvio Berlusconi si trova in stato stazionario ma vigile”, riferiscono all’Ansa fonti parlamentari di Forza Italia. Il ministro degli Esteri, nonché numero due di Forza Italia, Antonio Tajani, dopo la riunione ministeriale della Nato, ha dichiarato: “È ricoverato in terapia intensiva perchè non era stato risolto un problema che riguardava una infezione. Però parla e questo è quello che so”.

Lo scorso lunedì 27 marzo, il leader di Forza Italia si era recato presso l’ospedale di Milano per alcuni controlli di routine ed era stato dimesso dopo 3 giorni, facendo rientro alla sua abitazione. Il senatore era uscito dall’ospedale accompagnato da Marta Fascina ed era entrato in auto senza rilasciare dichiarazioni ma rivolgendo comunque un cenno di saluto ai giornalisti e ai curiosi presenti su posto. Durante la sua permanenza, il leader di Forza Italia non aveva comunque smesso di lavorare, come dimostra l’elezione del nuovo capogruppo alla Camera, Paolo Barelli, da lui stesso indicato per la nomina.

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