SIRACUSA – Dopo 19 anni arrestato ex militare per l’omicidio di Scieri

Aveva comprato un biglietto per gli Stati Uniti e domani, 3 agosto, sarebbe dovuto partire. Una fuga secondo la squadra mobile di Firenze che nella serata di ieri, mercoledì 1 agosto, ha arrestato Alessandro Panella, 39 anni, ex caporale della Folgore accusato di aver ucciso, in concorso con altre persone, il parà siciliano Emanuele Scieri. Il corpo senza vita di Scieri fu trovato il 16 agosto del 1999 sotto una torre di addestramento della caserma Gamerra di Pisa.

Diciannove anni dopo l’inchiesta, riaperta dalla procura di Pisa dopo le conclusioni della commissione parlamentare d’inchiesta, ha avuto una svolta. Un colpo di scena. Con Panella, finito agli arresti domiciliari in provincia di Roma, sono indagati altri due commilitoni. Uno è un militare ancora in servizio a Rimini. Emanuele Scieri, dunque, per la procura di Pisa è stato ucciso. E poteva essere salvato: il tempo ci sarebbe stato ma il giovane “è stato lasciato agonizzante a terra”, ha spiegato il procuratore capo Alessandro Crini.

 

 

Il parà, 26 anni, una laurea in giurisprudenza prima della leva, è morto perché vittima di violenti atti di nonnismo. Per la procura, Scieri fu prima svestito e poi percosso con pugni e calci. Poi fu costretto a salire su una scala alta 10 metri, utilizzata per l’asciugatura dei paracadute da dove, “in conseguenza degli atti di violenza e minaccia in atto”, precipitò. Secondo gli inquirenti Panella e gli altri indagati nascosero il corpo di Scieri sotto un tavolo per non farlo notare. Tanto che il parà venne trovato solo tre giorni dopo, il 16 agosto.

 

 

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