STATO – MAFIA. Totò Riina ha scelto di parlare in aula il 16 febbraio

A Palermo, nell’ aula bunker del carcere Ucciardone, in Corte d’Assise, probabilmente all’ udienza del prossimo 16 febbraio, Totò Riina risponderà alle domande dei pubblici ministeri impegnati nel processo sulla presunta trattativa tra Stato e mafia all’ epoca delle stragi. Totò Riina, difeso dall’ avvocato Giovanni Anania, che partecipa al processo sdraiato su una lettiga nel carcere di Opera, e tramite l’ interfono, ha risposto alla domanda dei giudici : “Sì, accetto di rispondere alle domande dei pubblici ministeri. Perché no…”. Il presidente della Corte d’Assise, Alfredo Montalto, ha rivolto la stessa domanda a tutti gli imputati, ricevendo risposta solo da Riina. Il cognato, Leoluca Bagarella, è invece risultato assente in Aula “per rinuncia”.

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