Chiusura tv Archivi - Tele Studio98

FREQUENZE TV – Sicilia, M5S: “Un provvedimento insensato, interferivano solo sulla carta con quelle maltesi”

5 Febbraio 201621 Marzo 2017 Nicolò Giangreco 0 commenti Chiusura tv, M5S, Matteo Mangiacavallo

Il deputato 5Stelle Mangiacavallo si rivolge alle TV colpite dalla revoca: “Non mollate, il diritto ad una informazione libera passa per tutte quelle piccole realtà che riescono a sopravvivere senza piegarsi ai poteri forti”.Le tre emittenti in provincia di Agrigento che si sono viste soffiare le frequenze sotto il naso, RMK, Studio 98 e AG.TV, difficilmente potrebbero portare il loro segnale fino a Malta”.

AGRIGENTO Cronaca Dall'Italia Economia In evidenza

CHIUSURA TV – Il Presidente della Camera di Commercio Messina scrive al Ministro dello Sviluppo Economico

5 Febbraio 201621 Marzo 2017 Nicolò Giangreco 0 commenti Camera di Commercio, Chiusura tv, lettera, Ministro Sviluppo Economico, Vittorio Messina

Di seguito il testo della lettera inviata dal presidente della Camera di Commercio di Agrigento Vittorio Messina al Ministro dello Sviluppo Economico, sulla revoca delle frequenze ad alcune emittenti agrigentine.

AGRIGENTO Cronaca Economia In evidenza

CHIUSURA TV – Francesco Coppa :”Le emittenti devono continuare a trasmettere e vivere”

5 Febbraio 201621 Marzo 2017 Nicolò Giangreco 0 commenti Chiusura tv, Francesco Coppa

Le emittenti devono avere certezze di finanziamento per rilanciare tutte le emittenti de nostro territorio che DEVONO continuare a trasmettere e vivere” conclude Coppa .

AGRIGENTO Cronaca Economia In evidenza

TV – SAGI: “No alla chiusura delle emittenti agrigentine a causa delle frequenze interferenti con Malta”.

5 Febbraio 201621 Marzo 2017 Nicolò Giangreco 0 commenti Chiusura tv, Nino Randisi, Sagi

E’ questo l’appello del segretario nazionale del Sindacato Autonomno Giornalisti Iatliani, Nino Randisi per il quale < la ventilata soppressione di queste voci libere nel nostro panorama giornalistico, significa anche l'ulteriore cancellazione di posti di lavoro e quindi nuovi disoccupati nel mondo dell'informazione>.