La vicenda è legata all’operazione “Proelio”, un’inchiesta che avrebbe fatto luce sui legami tra due clan di Cosa Nostra, quello dei Fragapane di Santa Elisabetta e quello di Errigo di Comiso
inchiesta Proelio
L’uomo, che sta scontando sei anni di reclusione dopo essere stato condannato nell’inchiesta antimafia Proelio, è accusato di aver rotto la finestra della cella del carcere “Pasquale Di Lorenzo” con una sedia.
La Cassazione ha emesso sentenza nell’ambito dell’inchiesta antidroga e anti – abigeato, sotto l’egida della mafia, cosiddetta “Proelio”, nelle province di Agrigento e Ragusa.
Il gup di Catania, Salvatore Ettore Cavallaro, ha deciso quattro condanne e tre assoluzioni per gli imputati agrigentini della maxi inchiesta “Proelio” che ha sgominato un presunto traffico di cocaina e furti di bestiame con la regia della mafia delle province di Agrigento e Ragusa.
A Palermo, al palazzo di giustizia, la pubblico ministero Valentina Sincero, ha chiesto la condanna a 8 anni e 4 mesi di reclusione ciascuno a carico di Roberto Lampasona, 41 anni, di Santa Elisabetta, e di Antonino Mangione, 38 anni, di Raffadali, imputati e giudicati in abbreviato nell’ambito dell’inchiesta “Proelio”
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Giuseppe Barba, difensore di Francesco Fragapane, 37 anni, di Santa Elisabetta, annullando con rinvio l’ordinanza cautelare che ha imposto gli arresti domiciliari allo stesso Fragapane
Traffico di droga e furti di bestiame sotto l’egida delle famiglie mafiose di due province: per i 40 indagati dell’inchiesta “Proelio”, fra cui alcuni agrigentini, le indagini sono state chiuse e la vicenda presto approderà in aula per il processo.