I carabinieri della compagnia di Canicattì hanno arrestato un trentanovenne, che era ai domiciliari, perché riconosciuto colpevole di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.
sconto pena
Deve scontare 6 mesi di reclusione per minaccia aggravata commessa a Santa Margherita di Belìce il 9 luglio del 2016.
Deve scontare una pena di 3 anni, 5 mesi e 6 giorni di reclusione, perché riconosciuto responsabile di detenzione illegale di armi e munizioni. Giuseppe Azzarello, 70 anni, di Palma di Montechiaro
La donna , ha messo a segno, fra Cammarata e San Giovanni Gemini, un furto aggravato in concorso.
In esecuzione di quanto disposto dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo, i poliziotti del Commissariato di Licata hanno notificato tre misure cautelari di detenzione domiciliare ed una della libertà controllata a carico di quattro licatesi.
Detto provvedimento si rendeva necessario, poiché il predetto veniva condannato con sentenza definitiva ed irrevocabile alla pena principale di anni 07 e mesi 10 di reclusione, la pena pecuniaria di euro 35.400,00
I carabinieri della stazione di Castrofilippo, coordinati dai militari della Compagnia di Canicattì, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – disposta dal Tribunale di Sorveglianza di Agrigento – nei confronti di S.R., 44 anni, di Castrofilippo.
Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato, traeva in arresto R.A., nato a Licata classe 81, pregiudicato, in esecuzione del provvedimento di Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento
Il detenuto avrà uno sconto di pena di 59 giorni, oltre a un risarcimento in denaro.
I Carabinieri della stazione di Menfi hanno arrestato Salvatore Foresta, 49 anni, destinatario di un provvedimento emesso dal tribunale di Sorveglianza di Palermo.
I Carabinieri della stazione di Campobello di Licata hanno arrestato Gaetano La Mattina, che sconterà 3 anni e 28 giorni di reclusione a seguito di condanna subita dalla Corte d’Appello di Caltanissetta
Sul capo del 30enne pendono infatti accuse per danneggiamento, reati contro la persona e minacce e per questo deve scontare 6 mesi agli arresti domiciliari.
Deve scontare due anni di residuo pena. E’ stato arrestato dalla polizia di Stato, e portato alla casa circondariale di contrada Petrusa ad Agrigento, Giovanni Alotto, 35 anni di Palma di Montechiaro.
Gli altri coimputati di Bondì, nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Argante”, sono stati anche loro condannati.
Ad Agrigento i Carabinieri hanno arrestato Calogero Salemi, 65 anni, che sconterà in carcere la condanna definitiva a 4 anni e 4 mesi di reclusione per 5 furti, aggravati in concorso, compiuti a Barrafranca, in provincia di Enna, il 23 aprile 2005.
A Ravanusa i Carabinieri hanno arrestato Maurizio Vinciguerra, 42 anni, che sconterà, a seguito di intervenuta condanna definitiva, 3 anni e 6 mesi di reclusione, per reati di ricettazione, commessi a Lissone, in provincia di Monza e Brianza, in Lombardia, nel 2006.
A Campobello di Licata i Carabinieri hanno arrestato Angelo Gammacurta, che sconterà 2 anni di reclusione a seguito di sentenza definitiva di condanna per il reato di lesioni personali aggravate, commesso Campobello di Licata nel 2009.
I Carabinieri della Tenenza di Favara hanno arrestato Alessandro Giusti, 50 anni, originario di Calenzano in provincia di Firenze ma residente a Favara, ex guardia giurata.
A Ravanusa i Carabinieri, su ordine dell’ Ufficio esecuzioni penali della Procura di Agrigento, hanno arrestato Giuseppe Savarino, 39 anni, operaio, che sconterà la condanna definitiva a 1 anno e 6 mesi di reclusione
I reati risalgono all’ anno 2010 e sono stati commessi a Palma.
A Favara i Carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato Carmela Morreale, 47 anni, che sconterà un residuo pena di 8 mesi di reclusione ai domiciliari per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, risalente al 2009.