Nella provincia di Agrigento si conferma la coesistenza di cosa nostra e della stidda, due realtà mafiose storicamente radicate nel territorio, sempre pronte all’individuazione e spartizione delle attività criminali da perpetrare sul territorio.
stidda
Le indagini della squadra mobile della Questura di Ragusa avrebbero fatto emergere che “all’interno dell’associazione criminale vi fosse l’obiettivo dell’eliminazione fisica di un elenco di persone che hanno collaborato con la giustizia
C’è una scarsissima attività di denuncia sia per quanto riguarda le estorsioni e l’usura.
L’uomo era sfuggito al blitz dei carabinieri poiché si trovava in Germania ma si era consegnato ai militari una settimana più tardi.
Le operazioni “Xydi” e “Condor”, eseguite a distanza di un anno l’una dall’altra dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento e dai loro colleghi del Ros, fotografano i rapporti tra le cosche, talvolta caratterizzati anche da frizioni, tra Cosa nostra e Stidda.
I cinque arrestati avrebbero preso di mira un esercizio di ristorazione. L’operazione è ancora in corso.
Criminalità organizzata, la relazione della Dia sul secondo semestre del 2021: “Forte presenza della Stidda nell’Agrigentino”.
Cosa Nostra agrigentina rappresenta una delle più solide roccaforti dell’organizzazione, e un ruolo minore, ma comunque di rilievo, viene occupato dalla Stidda.
Su delega della Dda della Procura di Catania, la polizia di Stato e i carabinieri di Ragusa stanno eseguendo un’operazione antimafia nei confronti della ‘Stidda’ di Vittoria, con l’arresto di oltre una decina di indagati.
Per un momento, Cosa nostra ha temuto per la sua vita. Al punto che è stata organizzata una
scorta armata per tutelarlo. Lo racconta molto bene il pentito Maurizio Di Gati che di quella scorta fu componente che ebbe l’incarico di scortarlo.
I carabinieri di Gela hanno eseguito questa notte 18 ordinanze di custodia cautelare in carcere azzerando di fatto l’intera struttura della “stidda” di Gela tra capi storici, attuali vertici e gregari.
Arrestate cinque persone ritenute tra capi e luogotenenti. Sequestrati 2 kalashnikov, 4 pistole, un fucile da caccia e varie munizioni