TRATTATIVA STATO/MAFIA – Tweet della Guzzanti: “Solidarietà a Riina e Bagarella”. E scoppia la polemica

“Solidarietà a Riina e Bagarella privati di un loro diritto. I traditori nelle istituzioni ci fanno più schifo dei mafiosi”. Sabina Guzzanti, regista de #Latrattativa, commenta su Twitter la decisione della Corte di Assise di Palermo di vietare agli imputati Toto’ Riina, Leoluca Bagarella e Nicola Mancino di assistere alla deposizione del Capo dello Stato, nell’ambito del processo sulla trattativa Stato-Mafia, fissata al Quirinale per il 28 ottobre.

Il tweet di Sabina Guzzanti sulla solidarietà a Riina e Bagarella è inqualificabile. Due boss privati di un diritto? Così si offende la memoria delle vittime di mafia, la democrazia, il senso dello Stato e quello delle istituzioni”. Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd, Marietta Tidei. “Davvero un’uscita di cattivo gusto che deve essere condannata con fermezza e senza tentennamenti”, aggiunge. “Guzzanti vuole legittimare due personaggi che hanno seminato morte e terrore nel nostro Paese e questo atteggiamento non può essere contemplato nell’esercizio della libertà di espressione”, conclude Tidei.

“Sabina Guzzanti si è bevuta il cervello oltre che qualcosa di molto forte: negato un diritto a Riina e Bagarella? Per convincere qualcuno ad andare a vedere ‘La trattativa’ ci si inventa di tutto, si arriva persino a legittimare due boss. La paladina della libertà di espressione stavolta l’ha fatta grossa. Vergogna!”. Lo afferma Daniela Santanchè (Fi

“Bisogna rispettare tutte le opinioni e certo, nelle vicende di mafia, la ricerca della verità è sempre una virtù. Ma le espressioni di solidarietà a criminali mafiosi e l’indiretta accusa di tradimento rivolta al vertice delle istituzioni democratiche del nostro Paese da parte di Sabina Guzzanti vanno molto al di là del buon senso e della ragionevolezza”. Lo dichiara in una nota il presidente del gruppo parlamentare ‘Per l’Italia’ alla Camera, Lorenzo Dellai.

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