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Truffa all’Agea nell’agrigentino, 4 indagati: sequestrati 240 mila euro

I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Mantova hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per circa 2,5 milioni di euro in base a un provvedimento emesso dal gip della città virgiliana nei confronti di un professionista nel campo dell'ingegneria edile, 20 novembre 2020. Dopo di due verifiche fiscali è stata contestata una consistente evasione fiscale realizzata con fatture per operazioni inesistenti e omettendo di versare l'Iva. Il meccanismo si basava su numerose società "cartiere" (imprese prive operatività, utilizzate anche per emettere fatture false) per gli anni d'imposta dal 2012 al 2016. Il sequestro, finalizzato alla confisca, ha interessato sette immobili tra Mantova e Verona, ingenti disponibilità finanziarie e tre auto sportive di valore. ANSA / Ufficio Stampa Comando Generale GdF +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Truffa ai danni dell’Agea per conseguire contributi agricoli, con finti contratti che risultavano intestati persino a individui morti da oltre 20 anni. Eseguiti sequestri per 240 mila euro nei confronti di 4 indagati. I militari della Guardia di finanza di Sciacca hanno dato esecuzione al decreto con cui il gip di Agrigento, su richiesta della procura, ha disposto il sequestro preventivo, anche per equivalente, ai responsabili di un’azienda zootecnica dell’Agrigentino.

La misura e’ legata alle indagini condotte delle fiamme gialle che hanno fatto luce su un meccanismo finalizzato a gonfiare gli importi corrisposti a titolo di contributi a fondo perduto dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura con fondi dell’Unione europea.La norma prevede infatti che l’entita’ della sovvenzione spettante a ciascun beneficiario sia calcolata sulla base della disponibilita’ dei fondi destinati alle attivita’ agricole: gli indagati hanno piu’ volte truffato dichiarando di condurre superfici di terreno agricolo superiori al reale, mediante la presentazione di falsi contratti di comodato e affitto di terreni, stipulati all’insaputa dei proprietari dei terreni.

Diversi proprietari terrieri, interpellati dagli investigatori delle Fiamme Gialle, hanno disconosciuto le firme apposte sui falsi contratti prodotti ai competenti uffici per poter beneficiare delle erogazioni pubbliche, mentre altre persone riportate nei fittizi contratti di comodato o affitto dei terreni sono risultati decedute da oltre vent’anni o emigrate negli anni ’50 e ’60 in Paesi del Nord Europa o in America. 

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