Veronica piange sulla tomba di Loris: “Scoprirò chi è stato a ucciderlo”

Un nubifragio, con violente piogge accompagnate da caduta di grandine e fulmini, si è abbattuto nel Ragusano dal primo pomeriggio di oggi.  

L’acqua è caduta copiosa anche a Santa Croce Camerina, dove nel cimitero del paese alle 18 è arrivata Veronica Panarello, la donna accusata di aver ucciso il figlio Loris, che ottenuto un permesso dal gip per potere pregare sulla tomba del bambino. L’accesso al cimitero è stato bloccato da polizia e carabinieri che tengono lontano i cronisti.

“Lo scoprirò chi è stato”, ha detto la Panarello ribadendo la sua innocenza. La donna, jeans e maglietta nera, è stata quasi un’ora davanti la lapide parlando sottovoce e piangendo. Ha deposto un mazzo di fiori, girasoli gialli e rose rosse, che le aveva portato il suo legale, l’avvocato Francesco Villardita. Ha lasciato il cimitero così come era arrivata: dentro un furgone della Polizia Penitenziaria scortato dalla Polizia di Stato.

Veronica Panarello è detenuta nel carcere di Agrigento per omicidio volontario con l’accusa di avere strangolato il 29 novembre 2014 il figlio utilizzando delle fascette di plastica e di avere poi gettato il corpo in un canalone. La donna si è sempre proclamata innocente.

“La tomba di Loris Stival, il bambino di otto anni del cui delitto è accusato la madre è meta di visite da parte di turisti che vengono a pregare e a deporre un fiore”, ha raccontato un operaio del Comune di Santa Croce Camerina, Vincenzo Zisa, che svolge il ruolo di custode nel cimitero.

“Anche questa mattina – ha aggiunto – era arrivato un turista per pregare, ma la polizia non lo ha fatto avvicinare. Qui vengono abitualmente delle persone che chiedono dove è sepolto Loris, pregano e poi vanno via senza fare foto perché è vietato. Stamattina la polizia ha vietato l’accesso alla zona e nessuno si può avvicinare alla tomba”.

Anche il luogo dove il corpo del piccolo Loris è stato trovato, un canale di contrada Vecchio Mulino, è meta di pellegrinaggio ed è visitato da curiosi. Anche oggi nella zona ci sono delle persone che chiedono incuriosite. Qualcuno lascia un messaggio vicino o anche dei fiori.

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