VILLAFRANCA SICULA – Crollo nella cava, sospese le ricerche dell’operaio. La moglie: “Spero ci ripensino”

Proteste contro la decisione di sospendere le ricerche dell’operaio Mario Cardinale, travolto mercoledì scorso da una frana mentre lavorava nella cava Galbasa a Villafranca Sicula, dove stamattina si è svolto un corteo di cittadini e amministratori dei comuni dell’hinterland. 

La zona è pericolosa e non si escludono eventuali ulteriori cedimenti del costone franato. Giovanni Panepinto, sindaco di Bivona, paese d’origine di Cardinale, ritiene che la famiglia dell’operaio non possa più aspettare: “Non è giusto, i suoi congiunti sono dilaniati dal dolore”. Rosalia Di Noto, la moglie dell’operaio, stamattina ha partecipato al corteo: “Spero che la magistratura e il prefetto dispongano la ripresa delle ricerche”. La donna non rinuncia all’idea che il marito possa essere ancora vivo.

“Da venerdi sera le operazioni di soccorso sono state interrotte per il cedimento di altre parti della parete della cava – dice Maurizio Cardinale, fratello dell’operaio rimasto intrappolato – e da due giorni non sono nemmeno presenti i vigili del fuoco. È una tragedia che non sta documentando nessuno. Stiamo vivendo un incubo. Non ce la facciamo più, siamo distrutti. Invano cerchiamo di contattare il Prefetto tramite il sindaco di Bivona e quello di Villafranca. Serve un’unità di crisi c’è una persona sta sotto quelle macerie e non sappiamo nulla, se è viva o morta, nulla”. L’incidente è avvenuto mercoledì alle 9: “Sono stato il primo a essere avvisato, ma solo 5 ore dopo, alle 13.30”.

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