Vittorio Sgarbi: “ Totò Cuffaro da uomo libero può fare quello che gli pare”

Cuffaro è libero? Ha ripreso i diritti civili? Può fare quindi quel che gli pare. Saranno poi gli elettori a votarlo o non votarlo”. Vittorio Sgarbi rientra in Sicilia e non rinuncia all’opportunità di ribadire i propri distinguo sulla cultura antimafia. La polemica sui presunti “impresentabili” della politica isolana, evidentemente, lascia perplesso un garantista della sua stazza. “Il dibattito scatenato – dice a LiveSicilia – mi sembra una forma di giustizialismo che non varrebbe, invece, per quel magistrato chiamato Ingroia. Condannato per aver fatto qualcosa di non meno grave, avendo utilizzato fondi pubblici per la sua vita”. 

“Il caso Cuffaro semplicemente non esiste”, insiste Sgarbi. “Si tratta di un uomo non condannato per mafia, ma per favoreggiamento. Io lo conosco e vi dico che è una persona intelligente e immagino che non abbia voluto favorire i mafiosi.  Chi oggi lo accusa non ricorda che il procuratore generale aveva chiesto le attenuanti eliminando il favoreggiamento. Fosse stato così, avrebbe subito una condanna a due anni”.

“Ciò detto – conclude Sgarbi – Lagalla vincerà le elezioni, con o senza Cuffaro. La lista della Dc è stata presentata? Vuole dire che era presentabile. Fine. Ci fosse stata qualcosa di irregolare la lista non sarebbe stata presentata. O esiste una regola o non esiste. Punto”.  







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