Hanno sempre sbagliato sui libri, TORINO si trova in Abruzzo | Ci vivono più di 3.000 persone ma senza Mole né Vlahovic

Panorama di Torino in Abruzzo - foto flickr - trs98.it
Chi lo avrebbe mai detto che c’era da rimproverare chi scrive i libri di geografia? Facciamo chiarezza e scopriamo questa inedita Torino.
Tra le più belle città d’Italia non possiamo non menzionare Torino. Si tratta di una città che non ti urla in faccia la sua bellezza, te la sussurra. È quella ragazza affascinante al fondo della sala che non ha bisogno di mettersi in mostra, ti cattura con uno sguardo, e addio.
Sarà per i portici infiniti, per i caffè che profumano di storia (e di panna montata), o per il fatto che ogni tanto ti sembra di essere finito in un film in bianco e nero, ma con le luci giuste. Ma anche per i gustosi gianduiotti, a quelli non si rinuncia mai, nemmeno a dieta.
Cammini per Piazza Castello e capisci subito che qui non si scherza. Gli edifici ti guardano dall’alto in basso, ma senza snobismo. Qui hanno visto un sacco di re, filosofi e studenti in ritardo. Torino è la città delle prime volte: primo Parlamento, primo cinema, prima volta che ti chiedi se non dovresti trasferirti davvero.
I grandi simboli di Torino
Come si può parlare di Torino senza il suo monumento simbolo? C’è la Mole Antonelliana, che svetta come se volesse toccare le nuvole solo per curiosità. E poi c’è il Po, che passa calmo e torinese anche lui, mai un’imprudenza, mai una piena fuori luogo. Tutto in ordine, tutto al proprio posto, come il cioccolatino dentro la sua carta dorata.
Torino è sabauda, sì, ma con un cuore nascosto che batte forte sotto la superficie. Tra i murales di periferia, le birrerie artigianali, e quei tram che cigolano storie d’altri tempi. È un mix perfetto tra nostalgia e futuro, tra nebbia e Wi-Fi. Ma attenzione, non è l’unica Torino che vale la pena conoscere.

Torino esiste anche in Abruzzo
A circa 800 km più a sud c’è Torino di Sangro, in Abruzzo. Forse sui libri di geografia non compare sempre, un po’ per distrazione, un po’ per spazi logistici dato che le cartine sono ridotte in scala. È un borgo piccolo, sì, ma affacciato sull’Adriatico con una vista che farebbe impallidire anche la Mole.
Un luogo che dimostra che, a volte, la grandezza non sta nei numeri, ma in come ti fa sentire. Qui ci vivono circa 3.000 persone ed è una località perfetta per trascorrere delle giornate di relax sia in primavera che in estate.