Non tutti sanno che il borgo PIÙ PICCOLO di Palermo è proprio questo | Qui sono tutti parenti, persino i turisti

Ciclisti in sosta - foto flickr - trs98.it
A due passi da Palermo c’è questo bellissimo posto, minuscolo, in cui davvero sembra regnare la pace dal giorno zero: vacci e mi dirai.
Nel palermitano c’è un esercito silenzioso di borghi che vivono tra le pieghe del tempo, lontani dal traffico, dal Wi-Fi decente e dai turisti in ciabatte con calzino bianco. Sono posti dove la vita scorre piano, il pane ha ancora una crosta come si deve, e la parola “autenticità” non è scritta su un’insegna hipster, ma si respira nei muri.
Partiamo da Cefalù, che tanto “borgo” non è più, ma merita una menzione. Sì, ci sono orde di turisti con cappelli improbabili, ma anche una cattedrale normanna che fa impallidire Notre-Dame e un lungomare che ti fa venire voglia di scrivere poesie.
Poi c’è Castelbuono, dove il castello domina come un vecchio zio burbero, ma affascinante. Qui si mangia il panettone Fiasconaro anche a Ferragosto, e nessuno ti giudica. Non possiamo dimenticare Petralia Soprana e Petralia Sottana (una sorta di versione montana di Caino e Abele, ma senza drammi biblici).
I borghi di Palermo
Entrambe le due località menzionate poc’anzi, sono incastonate nelle Madonie, con viste che fanno male al cuore e salite che fanno male ai polpacci. Ma vuoi mettere la soddisfazione di arrivare in cima e sentire solo il vento, le campane e il tuo respiro da escursionista della domenica?
Ma questo borgo più piccolo di Palermo di cui tutti parlano, dove si trova e come si chiama? Preparatevi a visitarlo molto presto per la gioia di chi ci vive da sempre.

Il borgo più piccolo di Palermo
E poi c’è lui, il borgo che potresti dimenticare se sbatti le palpebre troppo forte: Sclafani Bagni. Piccolissimo, arroccato, con meno abitanti di una chat di gruppo WhatsApp, ma con una dignità da capitale europea. Le sue terme naturali ti fanno sentire un po’ imperatore romano, un po’ turista spa low cost. Con precisione qui ci sono 365 abitanti dal dato riportato da Wikipedia che fa fronte a quanto rinvenuto il 31 gennaio scorso.
E c’è un silenzio così profondo che puoi quasi sentire i pensieri (e pure qualche pettegolezzo tra anziani seduti fuori casa). Sclafani Bagni non grida, non si mette in mostra. Sta lì, discreto, con l’acqua calda che sgorga e i muri che raccontano storie. E in fondo, in un mondo che urla sempre, un posto che sussurra è una benedizione.