Su una splendida collina sorge la CITTÁ DELL’OLIO d’Abruzzo | Accorre gente da mezzo mondo per comprarlo

Su una splendida collina sorge la CITTÁ DELL’OLIO d’Abruzzo | Accorre gente da mezzo mondo per comprarlo

Olio - foto flickr - trs98.it

Una città ricca di storia e di fascino che forse non tutti conoscono. Qui si fa sul serio: olio buono tutto l’anno.

Quando si parla d’Italia, il pensiero corre veloce a Venezia, Roma, Firenze e poi a quell’oro che non luccica ma profuma: l’olio extravergine d’oliva. Ecco, magari non è il souvenir più facile da infilare in valigia, ma è senza dubbio il più gustoso.

In questo viaggio a basso contenuto di colesterolo e ad alto tasso di pane e scarpetta, scopriremo che l’Italia, da nord a sud, è una lunga e stretta striscia di terra dedicata all’ulivo. Partiamo dalla Liguria, terra di basilico e di olio delicato.

Qui le olive taggiasche crescono su terrazzamenti vertiginosi. Per raccoglierle servono più equilibrio che per fare yoga sull’hoverboard. Poi scendiamo in Toscana, dove l’olio è così fruttato che potrebbe scrivervi poesie d’amore. Non lontano, l’Umbria risponde con i suoi extravergine robusti e decisi. Qui l’olio non si limita ad accompagnare, qui comanda.

La ricchezza degli oli italiani

Il sud, ovviamente, non sta a guardare. La Puglia è una fabbrica di ulivi. Ce ne sono così tanti che uno potrebbe anche decidere di perdersi tra i tronchi contorti e non uscire mai più. Il Salento, in particolare, è un tripudio di varietà locali e frantoi che sembrano cattedrali.

La Sicilia, dal canto suo, sfoggia oli intensi come i tramonti sull’Etna, con varietà come la Nocellara e la Biancolilla che fanno girare la testa (ma in modo piacevole). E invece in Abruzzo? Qui c’è la città dell’olio.

Moscufo vista dall'alto - foto wikimedia commons - trs98.it
Moscufo vista dall’alto – foto wikimedia commons – trs98.it

La città dell’olio in Abruzzo

Ad ogmi modo, l’Abruzzo, non vuole restare nell’ombra (né nei condimenti scadenti). Qui si trova il cosiddetto “triangolo d’oro dell’olio”, una zona che non ha nulla da invidiare al Chianti o alla Val d’Orcia. Pianella, Loreto Aprutino e, udite udite, Moscufo.

Quest’ultimo, nonostante il nome che suona come un soprannome da bar sport, è una perla del gusto. Tra oliveti secolari e frantoi che sanno di storia, Moscufo ci insegna che l’olio buono non fa rumore, ma lascia il segno. E magari anche qualche macchia sulla camicia, ma va bene così. Si trova in provincia di Pescara e regala spettacoli paesaggistici a chiunque transiti di lì.