Vai in Abruzzo e si nasconde la CITTÀ DEI BOCCONOTTI | Questa è la specialità assoluta: guai a rifiutarli, ti cacciano via

Bocconotti abruzzesi - foto flickr - trs98.it
In Abruzzo ne sono tutti ghiotti e chi ci va da turista spesso li scopre sul posto. Questa città è la patria assoluta, andarci è d’obbligo.
L’Abruzzo, terra di montagne, mare e di piatti che ti fanno venir voglia di dimenticare la dieta per almeno un mese. Qui ogni città ha il suo cavallo di battaglia culinario, una vera e propria dichiarazione d’amore al palato, con ricette che sembrano tramandate da generazioni di nonne con il grembiule sempre sporco di farina.
Partiamo da L’Aquila, dove la tradizione è un mantra e il cibo un rito sacro. Qui la pasta fresca è più di una semplice pietanza, è quasi un’arte. I famosi maccheroni alla chitarra, sottili e delicati, vengono immersi in sughi robusti, spesso a base di agnello o di cinghiale, giusto per ricordarti che la montagna si sente, eccome.
E se pensi di finire senza un buon pecorino stagionato, stai sbagliando regione. Scendendo verso la costa, Pescara porta in tavola il mare con una semplicità che inganna. Qui il brodetto di pesce non è solo zuppa, ma un concentrato di sapori che ti fa capire perché gli abruzzesi, pur amando la montagna, non rinunciano mai a un buon piatto di pesce fresco.
Dalla scrippella all’olio extra vergine
E se vuoi fare il figo da aperitivo, prova la “scrippella”, una specie di crêpe salata farcita, perfetta per accompagnare un calice di Montepulciano d’Abruzzo. Ma andiamo alla scoperta di altre realtà culinarie pazzesche.
Non lontano, Teramo fa dell’olio extra vergine un protagonista assoluto, spremuto come si faceva una volta e usato per arricchire zuppe, insalate e carni. Se capiti da queste parti, non perderti la “virtù”, una zuppa contadina che sembra fatta apposta per riscaldare cuore e stomaco.

La città dei bocconotti in Abruzzo
Ma ogni viaggio ha il suo dolce finale e, in Abruzzo, la scena se la prende Lanciano, che si fregia dell’appellativo di città dei bocconotti. Questi piccoli scrigni di pasta frolla ripieni di mandorle, cioccolato, cannella e un tocco segreto di liquore, sono un must assoluto.
Ecco la ricetta rapida: impasta farina, burro, zucchero e un uovo per la base; per il ripieno, trita mandorle, aggiungi cioccolato fondente, zucchero, cannella e un goccio di liquore; riempi gli stampini, cuoci a 180 gradi per 20 minuti e goditi la perla dolce di Lanciano. Insomma, un boccone tira l’altro, e non dire che non ti avevo avvisato!