Definanziato il 36% dei fondi Pnrr. Agrigento la più penalizzata

In Sicilia la proposta di modifica del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che il governo intende sottoporre alla commissione europea, prevede un taglio delle risorse del 36,08%. Erano stati finanziati e affidati a Comuni e città metropolitane totale 4 miliardi e 129 milioni, e sono stati tagliati 1,49 miliardi. La proposta è stata presentata dal ministro Raffaele Fitto in Parlamento dove ha spiegato dove e come intende definanziare. I dati sono stati elaborati da Openpolis. Il governo ha giustificato questa scelta spiegando che si tratta di investimenti che in gran parte finanziano progetti in essere e cioè ideati prima dell’avvio del Pnrr e spesso non in linea con vincoli e criteri richiesti dall’Ue o si tratta di progetti che, per come sono stati ideati, rischiano di non essere completati entro il 2026. Tuttavia un simile taglio avrebbe un impatto particolarmente significativo per gli enti locali, in primis comuni e città metropolitane. Una scelta che ha inevitabilmente scatenato molte polemiche, nonostante il governo abbia assicurato che tutti i progetti rientranti nelle misure definanziate saranno recuperati attraverso l’impiego di altre risorse.

Ad Agrigento erano stati finanziati 249,09 milioni, sono stati definanziati 143,18 milioni (– 57,48%).

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