RACALMUTO – Notti di paura con violenze e soprusi : 4 arresti e 3 divieti di dimora. [Vd tg][Vd]

I fatti risalgono al mese di Settembre dello scorso anno, quando nel cuore della notte un gruppo di giovani di Racalmuto, forse per noia o forse per spavalderia, ha deciso di recarsi in pieno centro storico, ove si stava svolgendo una consueta serata della movida estiva. In quella circostanza, dopo aver letteralmente bloccato il traffico veicolare, lasciando le loro auto in mezzo alla strada, alcuni di loro si sono avventati contro le persone che erano sedute ai tavoli dei locali, iniziando a rovesciare addosso ai clienti quello che stavano consumando ed a rivoltare i tavoli e le sedie, insultando i presenti ed obbligando di fatto i titolari degli esercizi pubblici a chiudere anticipatamente.

I Carabinieri della Stazione di Racalmuto hanno sin da subito avviato le attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento, al fine di risalire agli autori di tali violenze, percependo anche il timore delle vittime nel raccontare i gravi fatti accaduti. Attraverso alcune testimonianze, nonché numerosi servizi di osservazione e le immagini dei sistemi di video-sorveglianza presenti lungo le vie del centro del paese, in breve tempo, i militari dell’Arma hanno chiuso il cerchio delle indagini, identificando uno ad uno gli autori delle violenze ed accertando compiutamente quanto era successo, acquisendo importanti elementi di prova anche per un altro grave episodio, in cui alcuni degli indagati avevano preso di mira un giovane 23 enne. In particolare, in pieno giorno, un 23enne favarese era stato letteralmente bloccato e circondato, in quanto probabilmente ritenuto “colpevole” di aver frequentato una ragazza racalmutese. Nella circostanza, al malcapitato, alcuni degli indagati avrebbero rivolto gravi minacce, tra cui anche la mutilazione dei suoi arti, avvalendosi di una mannaia, colpendolo anche con calci e schiaffi e con un manico di scopa.

Al termine delle attività investigative, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Canicattì (Ag) e della Stazione di Racalmuto hanno prelevato i responsabili dalle loro abitazioni, in esecuzione di un‘Ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica. L’Autorità Giudiziaria, concordando con gli esiti delle indagini effettuate dai Carabinieri, ha disposto gli “arresti domiciliari” per quattro indagati, mentre ad altri tre è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Racalmuto.

L‘ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto e richiesta dal sostituto procuratore – titolare del fascicolo d’inchiesta – Antonella Pandolfi.

Agli arresti domiciliari sono stati posti: Carmelo Augello di 22 anni e i ventitreenni Claudio Borsellino, Abramo Paraldo e Gianluca Paraldo.

Divieto di dimora a Racalmuto, invece, per: Gaetano Puma di 31 anni, Calogero Manta di 33 anni e Calogero Donato di 19 anni.

Ai quattro  finiti agli arresti domiciliari il sostituto procuratore Antonella Pandolfi ha contestato  i reati di concorso in sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali. Per i trei sottoposti a divieto di dimora, invece, l’accusa è di violenza privata.

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