ARS – Rimpasto in giunta, è guerra in Forza Italia per l’entrata di Zambuto: dimissioni irrevocabili di Giambrone

L’imminente nomina di Marco Zambuto ad assessore regionale agli Enti locali (giuramento previsto il 2 gennaio) in quota Forza Italia ha provocato le prime reazioni all’interno della corrente agrigentina del partito forzista. Vincenzo Giambrone, sindaco di Cammarata, ha annunciato con un lungo messaggio postato sui social le dimissioni irrevocabili da coordinatore provinciale di Forza Italia manifestando tutta l’amarezza per la scelta ricaduta sull’ex sindaco di Agrigento, nonché ex presidente del Partito democratico siciliano.

“Dopo venticinque anni di militanza in Forza Italia prendo atto di una decisione che esclude Forza Italia agrigentina dalla giunta regionale nonostante fossi stato indicato all’unanimità dallo stesso partito – ha affermato Giambrone -. Prendo atto con molta amarezza che l’impegno preso da Gianfranco Miccichè è stato spudoratamente disatteso. Impegno suggellato nella sua stanza dell’Ars a Palermo avendomi detto più volte ‘sarai il mio assessore’”.

E ancora: “Ho contribuito con un lusinghiero risultato in appena ventiquattro giorni di campagna elettorale a far eleggere Riccardo Gallo, restituendo così un deputato agrigentino a Forza Italia dopo il vuoto di una legislatura. Candidandomi al Senato ho ottenuto 72 mila voti di cui 41 mila per Forza Italia, scusate se è poco. A questo si aggiunge ancora più amarezza dopo le tre legislature da sindaco, da direttore consorzio generale bonifica Agrigento 3 che è divenuta eccellenza nazionale. Rassegno le dimissioni irrevocabili da coordinatore provinciale di Forza Italia. Mi chiedo – conclude Giambrone – quali motivi abbiano indotto Miccichè a calpestare la volontà del partito di Agrigento”.

“Come può un uomo come me, con una lunga militanza in Forza Italia, essere sostituito da uno che è stato presidente del Pd regionale e ha cambiato più partiti che mutande – conclude Giambrone -. Nulla contro la persona ma Zambuto con Forza Italia non ha nulla che spartire”.

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