Muore Rauti, segretario storico del Msi

E’ morto oggi Pino Rauti, segretario storico del Movimento Sociale Italiano e fondatore del centro Studi Ordine Nuovo (1954). Tra qualche giorno avrebbe compiuto 86 anni. Si è spento alle 9.30 di questa mattina nella sua casa di Roma. Assunta Almirante, vedova di Giorgio (altro leader storico della destra italiana), intervistata telefonicamente da Sky Tg 24, ha confessato il suo dispiacere e ha detto: «E’ stato un personaggio importantissimo della vita politica italiana. E’ stato indicato come uno dei responsabili della stragi. Siamo andati noi (lei e suo marito, ndr.) a prelevarlo in carcere dopo che aveva dimostrato la sua innocenza».

LA BIOGRAFIA – Giovanissimo, partecipò alla fondazione del movimento che proveniva dalle ceneri del fascismo post seconda guerra mondiale. Nel 1956 Ordine Nuovo uscì dal Msi, e al quale s’iscrissero circa 3mila persone e il cui nome è stato più volte collegato alle stragi di Piazza Fontana e piazza della Loggia a Brescia. Il 4 marzo 1972 fu destinatario di un mandato di cattura per gli attentati ai treni dell’8 e 9 agosto 1969 e alla successiva strage di Piazza Fontana. E nel 1973 trenta aderenti ad Ordine Nuovo vennero condannati dalla magistratura per ricostituzione del Partito Nazionale Fascista e venne decretato lo scioglimento dell’organizzazione. Ma nessuna di queste inchieste ha mai accertato qualche reato a suo carico.

LA SVOLTA DI FIUGGI – Rauti si oppose alla svolta di Fiuggi di Gianfranco Fini che sancì la trasformazione del principale partito della destra italiana in Alleanza Nazionale, uscendo sostanzialmente dall’alveo dei partiti anti-sistema tra i quali era stato confinato nella Prima Repubblica. Europarlamentare dal 1994 al 1999. Suocero del sindaco di Roma Gianni Alemanno. La figlia, Isabella, è anch’essa impegnata in politica ed è dimissionaria consigliere regionale del Lazio.

 

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