AGRIGENTO – Al via il processo al presidente D’Orsi

Dovrà spiegare come sia stato possibile che una trentina di palme comprate con i soldi della Provincia siano finiti nella sua villa di Montaperto, ma anche il perché di quella serie di incarichi professionali pagati migliaia di euro per fare consulenze che invece poteva ottenere dai suoi stessi uffici.

E’ cominciato ieri mattina davanti il Tribunale ad Agrigento il processo al presidente della Provincia regionale di Agrigento Eugenio D’Orsi. L’esponente politico del Mpa è imputato di peculato, truffa e abuso. D’Orsi si è presentato in aula insieme a diversi suoi assessori e alla scorta della Polizia provinciale.

La Provincia – con una decisione della Giunta adottata poco prima di Natale – ha deciso di non costituirsi parte civile ribadendo anzi la fiducia nel presidente. Eugenio D’Orsi è finito davanti il tribunale dopo la decisione del Gip di Agrigento di mandarlo a giudizio immediato accogliendo la richiesta del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto procuratore Giacomo Forte.

La vicenda delle palme nella villa di D’Orsi sono state oggetto anche di un servizio delle “Iene”. L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza, oltre che delle palme finite nella villa di D’Orsi, si è occupata anche di una serie di spese di rappresentanza, secondo l’accusa, fuori controllo e di alcuni incarichi professionali ad esterni che secondo la Procura erano del tutto inutili ed anche di alcuni lavori nella villa del presidente realizzati da ditte che avevano dei contratti con la Provincia.
L’associazione dei consumatori Codacons è stata ammessa come parte civile al processo. L’Avv. Pierluigi Cappello ha formalizzato in udienza la richiesta. “Gli interessi dei consumatori  – ha detto il legale in aula- sono stati lesi dalle condotte  contestate all’imputato. Per questo l’associazione intende  costituirsi parte civile  e chiedere il risarcimento dei danni  in caso di condanna”: Nessuna delle cosiddette “parti offese”  si è invece costituita. Intanto, la mancata costituzione  della Provincia  è già diventata un caso. Aurelia Eccelso , esponente di Italia dei Valori , con una  nota ha parlato di scelta “sconcertante e inspiegabile”. Esaurite le questioni preliminari, il presidente del collegio Ottavio Mosti ha dichiarato aperto il dibattimento. Il pubblico ministero Giacomo Forte  e il pooldifensivo di D’Orsi hanno illustrato le prove  che saranno portate all’esame dei giudici: nessuno ha chiesto l’audizione dell’imputato. I testi da sentire saranno una sessantina. La difesa ha rinunciato ad ascoltare un teste che, di recente, è stato colpito da un ictus. Si torna in aula il 27 febbraio alle 15 per ascoltare il colonnello delle fiamme gialle Pasquale Porzio.

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