AGRIGENTO – Teatro antico, primi passi della campagna di scavi [Vd Tg]

Gli scavi archeologici che partono nella Valle dei Templi oggi e che comprenderanno anche l’area del tempio romano dureranno circa due mesi. Si tratta di una campagna finanziata con i fondi del Pon Cultura 2014/2020. A renderlo noto è stato il direttore del Parco archeologico Giuseppe Parello. Gli scavi nell’area Sud dell’agorà del tempio romano saranno coordinati appunto dal Parco archeologico di Agrigento, che è diretto da Giuseppe Parello, e dallo staff tecnico scientifico dell’unità operativa archeologica guidata da Carmelo Bennardo e composta dalle archeologhe Valentina Caminneci, Maria Concetta Parello e Maria Serena Rizzo. La direzione scientifica sarà condivisa con il Politecnico di Bari, la cui equipe è diretta dall’architetto Monica Livadiotti e dall’archeologo Luigi Caliò, oggi docente all’università di Catania.

«La Sicilia, io ne sono convinto dentro il mio cuore prima ancora che dentro la mia testa, può essere per l’Europa ciò che la Florida è per gli Stati Uniti d’America con un di più di beni culturali e con un di più di storia che noi mettiamo a disposizione non solo dell’Europa, ma di tutto il mondo». Lo ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano giunto a Casa Sanfilippo, nella Valle dei Templi , per illustrare – assieme ai dirigenti del Parco archeologico ed ai rappresentanti del Politecnico di Bari e dell’università di Catania – i dettagli della nuova campagna di scavi che potrebbe portare alla luce il teatro dell’antica Akragas. “Per fare questo – ha aggiunto il ministro – noi dobbiamo migliorare una serie di performance dal punto di vista della ricettività e dal punto di vista degli investimenti. E’ il momento storico giusto perché è cambiata la narrativa sulla Sicilia. Secondo voi, nella Colombia, ai tempi di Pablo Escobar, era possibile incentivare il turismo? Era impossibile». Per Alfano: «E così nei tempi delle bombe in Sicilia e della mafia che appariva vincente, sarebbe stato possibile fare una narrativa con una Sicilia dello sviluppo e del rilancio? Con questa mafia che lo Stato ha messo in ginocchio, anche se non ha battuto definitivamente, e con questa idea che il bene in Sicilia sta prevalendo sul male, è possibile costruire una nuova narrativa della Sicilia capace di attrarre i turisti e di trasformare la Sicilia nella Florida d’Europa». “La Sicilia – ha concluso – ha un turismo che cresce dieci volte in più rispetto alla media di crescita nazionale del Paese».

 

Ha seguito per noi i lavori, Sergio Rizzo. Immagini e interviste nel Tg 98 di oggi lunedi 10 ottobre 2016 a partire dalle ore 14.

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