AGRIGENTO – Truffe all’Inail e all’Inps: sei arresti [FOTO BLITZ][VIDEO CONFERENZA]

Ottantasette indagati, tra medici, falsi malati, dirigenti Inail, titolari di patronati. C’è anche un ex consigliere provinciale di Raffadali che dopo l’arresto è stato colto da malore ed è stato trasportato in ospedale piuttosto che in carcere. E’ stata così sgominata una banda che truffava Inps ed Inail attraverso falsi infortuni sul lavoro. L’operazione si chiama “Demetra” dal nome di una finta società cooperativa gestita da un consulente del lavoro e da un procacciatore di falsi malati. Complessivamente otto le persone raggiunte da una misura cautelare: due in carcere, quattro agli arresti domiciliari e due obblighi di dimora. L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba, decine di carabinieri guidati dal capitano Giuseppe Asti, hanno eseguito i provvedimenti cautelari sull’asse territoriale compresa tra Agrigento, Porto Empedocle e Raffadali. Eseguite diverse perquisizioni nelle sedi di patronati in via Imera ad Agrigento, e nel corso principale di Raffadali, e in studi diagnostici e radiologici, uno dei quali al viale della Vittoria. Questo il dettaglio delle misure eseguite: in carcere Giorgio Lo Presti, 59 anni, di Porto Empedocle, ragioniere e consulente del lavoro; Giuseppe Vincenzo Terrazzino, 49 anni di Raffadali, ex consigliere provinciale in quota Mpa, aveva il ruolo di mettere in relazione i falsi infortunati con i medici compiacenti che dovevano attestare l’esistenza del falso infortunio per ottenere l’indebita erogazione; ai domiciliari sono stati posti: Salvatore Borsellino, 33 anni, di Agrigento, collaboratore di Lo Presti e di un altro indagato Luca Distefano, che gestiva per conto della “falsa impresa” Santamaria Fabrizio i falsi lavoratori consentendo loro l’indebito accesso alle prestazioni Inail ed Inps; Giuseppe Gangarossa, 37 anni di Porto Empedocle, collaboratore di Lo Presti di Salvatore Borsellino e Luca Distefano, gestiva per conto delle “false imprese” Santamaria Fabrizio e Tortorici Salvatore i falsi lavoratori consentendo loro l’indebito accesso alle prestazioni Inail ed Inps; i medici Salvatore Conti, 56 anni di Agrigento, dirigente medico Inail che svolgeva, nell’ambito del sodalizio criminale, scrive il Gip, funzioni e compiti specifici non affidabili a persone estranee, certificando patologie inesistenti, presupposto per l’ottenimento delle indebite prestazioni previdenziali e/o assistenziali; Salvatore Russo, 35 anni di Palermo ma residente a San Leone, medico radiologo, svolgeva, funzioni e compiti specifici non affidabili a persone estranee, certificando patologie inesistenti – per mezzo di false ecografie da lui effettuate presso il proprio studio in Aragona – presupposto per l’ottenimento delle indebite prestazioni previdenziali e/o assistenziali. Infine divieto di dimora in tutta la provincia di Agrigento per Luca Distefano, 30 anni di Agrigento residente a Porto Empedocle, che gestiva per conto delle “false imprese” Demetra, Giacomar e Santamaria Fabrizio le pratiche di falso infortunio, procedendo direttamente alle assunzioni di molti falsi lavoratori, in alcuni casi essendo proprio lui a proporre l’assunzione e il successivo falso infortunio, dando disposizioni e consigli alle persone interessate, gestendo, in molti casi, tutte le fasi esecutive della simulazione degli infortuni – primo referto medico di P.S., reperimento dell’esame radiologico, incasso delle indennità e Daniele Moscato, di Agrigento 31 anni residente a Porto Empedocle, uomo di fiducia di Giuseppe Vincenzo Terrazzino e di Luca Distefano, forniva precise disposizioni ai falsi infortunati, accompagnava personalmente gli stessi al Pronto soccorso e ad Aragona dal dott. Russo per l’esame ecografico, procedeva al recupero delle somme incassate dai falsi lavoratori al fine di distribuirle ai diversi associati. Distefano ha evitato il carcere perché ha collaborato con la giustizia rendendo ampie confessioni e svelando il sistema della truffa che è costata allo Stato centinaia e centinaia di migliaia di euro.

IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA E’ DI STELIO ZACCARIA


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