AGRIGENTO – Vertenza rifiuti, Stella (FIT – CISL): “i sindaci pensino a garantire i lavoratori e a scongiurare nuove emergenze”.

Continua a tenere banco il dibattito attorno alla vertenza rifiuti nei comuni che aderiscono all’ATO GESA AG 2: nelle prossime ore i lavoratori delle ditte potrebbero, infatti, proclamare un nuovo sciopero per il mancato pagamento degli stipendi arretrati. Sulla vicenda si registra l’intervento del segretario provinciale della FIT CISL di Agrigento, Nino Stella, che da anni avanza proposte finalizzate a superare “l’empasse”.

“Tra le opzioni avanzate dai sindaci per risolvere definitivamente tutti i problemi legati al comparto – ha detto Nino Stella – vi è  quella di poter gestire direttamente il servizio: opzione, quest’ultima, attuabile solo nel caso in cui i comuni interessati, oltre a disporre della necessaria copertura finanziaria, fossero anche in grado di appianare i debiti progressi, che, ad oggi, ammontano a parecchi milioni di euro”.

“Ne consegue – analizza Nino Stella – che tale strada, oltre ad essere la più tortuosa ed  anacronistica, è anche la meno conveniente per gli stessi comuni. Altro punto cardine è la questione dei lavoratori. Qualche sindaco, infatti, aveva anche ipotizzato di trasferire le competenze direttamente ad alcuni operai comunali, al fine di ottimizzare i costi. Ovviamente, nessun comune, con le proprie piante organiche potrebbe, in nessun modo,  garantire un servizio efficiente, ed i sindaci si ritroverebbero nella paradossale situazione di dover operare nuove assunzioni, per altro vietate tassativamente”.

“La FIT CISL – continua Stella – invita i sindaci ad abbandonare gli atteggiamenti demagogici degli ultimi mesi, e a costruire insieme alle forze sociali, una piattaforma di rilancio vincente. In primo luogo, è necessario garantire i lavoratori rispettando i tempi dei pagamenti. E’ assurdo che gli operatori debbano scioperare ormai quasi con cadenza mensile per un diritto fondamentale qual’è per l’appunto, il pagamento delle spettanze. Ogni sciopero costa a ciascun lavoratore dalle 200 alle 300 euro decurtate dalla busta paga”.

“Noi, come sindacato dei lavoratori, invitiamo da anni le parti in causa ad adottare quelle che reputiamo essere le vere soluzioni vincenti per superare tutti i problemi che affliggono il comparto e, finalmente, costruire un “ciclo virtuoso” connesso ai rifiuti anche nell’agrigentino: ovvero lo sviluppo di nuove piattaforme logistiche, la lotta serrata e senza quartiere all’evasione e, ovviamente la raccolta differenziata”, ha concluso Nino Stella.

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