ARAGONA – Costringeva ragazzino a versargli regolarmente denaro

Per uno studente aragonese 17enne, andare a scuola, dal mese dicembre 2015 era diventato un calvario, da quando aveva subito una rapina di 30 euro da parte di un altro frequentatore del medesimo istituto di Agrigento, di 4 anni più grande. Pensando che fosse stato un evento sporadico e non avendo avuto il coraggio di denunciarlo alle forze dell’ordine o riferire l’accaduto a genitori o insegnanti è iniziata per lui una spirale che sempre più stretta lo ha avvolto e stritolato.

Il suo aguzzino approfittando della fama da “duro” e del divario anagrafico ha così terrorizzato la giovane vittima costringendola a “versargli” una tassa di circa 100/150 euro ogni volta che ne faceva richiesta e se si rifiutava iniziavano le minacce anche mostrando un coltello.

Il ragazzino non potendo reperire tali somme nel tempo aveva pure attinto ai risparmi dei genitori, che una volta accortisi dell’ammanco non hanno potuto fare nient’altro che chiedere al figlio che alla fine ha confessato che si era visto costretto a prelevare i soldi per paura per la sua incolumità.

A quel punto il ragazzo veniva accompagnato presso i carabinieri della locale stazione dove ha formalizzato la denuncia, specificando che anche nel pomeriggio avrebbe dovuto versare la somma di 100 euro.

I carabinieri hanno così predisposto un servizio specifico con personale in borghese, che dopo aver assistito alla consegna dei soldi tra vittima ed aguzzino, dopo pochi metri bloccavano il vessatore con in tasca le banconote appena ricevute.

Si tratta di Nabil Himdi, di 21anni di famiglia marocchina, arrestato per estorsione e tradotto presso il carcere Petrusa. 

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