CATANIA – Il bambino è “cosa nostra” Cartellone shock in “Casamonica style”

La gigantografia per testimoniare al mondo l’amore smisurato che si può provare nei confronti di una creatura appena nata o un messaggio al quartiere, agli amici, che devono sapere che “questa meravigliosa creatura è… cosa nostra”? Un tam tam mediatico innescato stamattina a Catania da Matteo Iannitti, del movimento Catania Bene Comune, che ha postato la foto su Facebook.  

L’immagine in poche ore ha fatto il giro d’Italia, passando per Roma, dove è facile collegamento con il “Casamonica style”. Eppure siamo sotto al vulcano, nella zona di Paternò. “Ecco come vengono festeggiati alcuni battesimi a Catania, cantanti neomelodici, volti noti della tv commerciale, tutti invitati e pagati chissà quanto per la grande festa – scrive Iannitti -. Manifesti 6×3 in giro per la città, la data ma non il luogo dell’evento che pare sia una grande villa privata”.

Ospiti della serata, volti noti della televisione italiana. Da “The Voice” arriva Andrea Azzurra, da “Uomini e Donne” arriva Angela favolosa cubista, mentre da “Io Canto” sarà presente Claudio Tropea (chissà che ne penserebbero Maria De Filippi e Antonella Clerici). E poi, immancabili per certi ambienti, i cantanti neomelodici, che dal nome sono tutto un programma, Dany Diamante e Gianni Narcy e persino il cantastorie Luigi Di Pino. Annunciata anche la presenza di Radio Universal Giarre, ma l’emittente attraverso Cristina Ruffino precisa: “A nome degli editori e di tutto lo staff smentisco categoricamente e assolutamente la notizia (appresa anche da noi attraverso i manifesti 6×3) secondo cui Radio Universal Tv sará presente a questo “evento”. Tanti auguri al piccolino ma non ci sarà nessuna partecipazione da parte nostra nè alcuna diretta da nessuna festa di battesimo”.

Il pupetto, che risponde al nome di A. F. R., non ha alcuna colpa, ma è evidente che Catania – così come tutte le città dove si sente l’esigenza di queste magnificenze – ha bisogno di “un esercito di maestre elementari” di scuole, biblioteche, servizi sociali nei quartieri, per salvarsi e salvare anche Antonio che dopo pochi giorni di vita è sbattuto su un manifesto per celebrare la potenza della sua “Famiglia”.

A seguito dei numerosi commenti di indignazione, la questura di Catania ha avviato i controlli e dalle indagini è emerso che il padre del piccolo sarebbe F. R., in passato  accusato del reato di associazione mafiosa perché ritenuto vicino al clan dei Laudani. Per tali ragioni il questore di Catania, Marcello Cardona, avrebbe ordinato la rimozione dei manifesti e la vigilanza sulla festa.

Ciò che deve fare riflettere è che questi gesti non sono isolati. Pochi mesi fa nella zona di Nesima-Lineri è apparso un altro manifesto inquietante: un bambino in posa, una volta con in bocca una sigaretta spenta e un’altra seduto in un trono alla Scarface agghindato con l’abbigliamento del guappo e la scritta “Buon compleanno Moreno, tanti auguri da nonno Maurizio e da nonno Luciano”. La famiglia prima di tutto.

Twitter: @LucaCiliberti

FONTE: LA SICILIA

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