Cianciana calcio: Paturzo denuncia irregolarità

Amara denuncia del presidente del Cianciana calcio, Aniello Paturzo che ha visto sfumare il sogno play off nel torneo di Promozione proprio nei minuti di recupero. La società biancoverde ha presentato un esposto-denuncia al Comitato regionale e al presidente regionale degli arbitri siciliani. Sotto la lente di ingrandimento l’operato dell’arbitro Trischitta nel match perso dal Cianciana a tempo abbondantemente scaduto e su un calcio di rigore inesistente, sul terreno del Ciminna. Ciminna-Cianciana era una delle gare più importanti dell’ultima giornata. I palermitani infatti erano impelagati nella lotta contro la retrocessione. Nell’esposto del Cianciana si legge che già prima del match l’aria era difficile considerata l’importanza della posta in palio, non c’erano forze dell’ordine e infine non c’era nessun osservatore arbitrale.  Al 25′ del primo tempo, scrive Paturzo, un calciatore del Ciminna colpiva a palla lontana con un pugno in faccia l’atleta biancoverde Ferrara. Quest’ultimo stramazzava al suolo in stato di semi incoscienza. Un assistente dell’arbitro si accorgeva del fattaccio e richiamava l’attenzione del direttore di gara, il quale sospendeva il gioco si dirigeva verso il suo collaboratore con il quale confabulava. Sembrava evidente il rosso per il difensore del Ciminna e, invece, tra lo stupore generale, Trischitta cominciava il suo show personale, ammonendo entrambi i giocatori. Al 20′ della ripresa con un contropiede ciancianese, 4 contro 2, veniva lanciato in campo un secondo pallone e l’arbitro interrompeva il gioco, continua ancora Paturzo, senza prendere provvedimenti nei confronti della panchina del Ciminna, responsabile dell’accaduto. A tempo scaduto, conclude Paturzo, arrivava il capolavoro del direttore di gara. Un calciatore di casa si aggrappava platealmente al collo del difensore ciancianese Piazza, trascinandolo a terra. L’arbitro, continua Paturzo, invece di ammonire l’atleta di casa, concedeva al Ciminna il penalty. Pertanto, alla luce di tutto questo, la dirigenza del Cianciana chiede agli organi di controllo che ognuna per la propria parte ristabilisca la verità e l’onesta sportiva. Il Cianciana, dal canto suo, andrà avanti anche per altre vie perché quello che è successo a Ciminna è preoccupante anche per il futuro.

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