DROGA – Il Gip non firma le ordinanze: sfuma il blitz “Hardom” 2

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Michele Alajmo, ha rigettato 7  delle 8 richieste di misure cautelari per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, chieste dalla Dda per soggetti ritenuti componenti di una banda di spacciatori che avrebbe operato nel territorio di Porto Empedocle e comuni vicini, L’inchiesta è sostanzialmente una costola di quella sfociata nel blitz “Hardom” scattato due anni fa e che ha portato all’arresto di 11. Per il Gip Alajmo gli indizi a sostegno della richiesta cautelare sono minimi o insufficienti. Destinatari dalla richiesta di misura cautelare erano l’empedoclino Fabrizio Messina, 36 anni, fratello del boss Gerlandino e arrestato ecentemente nel blitz “Nuova Cupola”; Raimondo Macannuco, 31 anni; Luca Adorno, 26 anni; Salvatore Lombardo, 24 anni; Bruno Pagliaro, 22 anni, finito nelle maglie dell’inchiesta “Nuova Cupola”; Giancarlo Buti, 24 anni; Giuseppe Antonio Patti, 35 anni e Calogero Noto, 32 anni. Il solo Adorno è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari per l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. La Dda ha presentato appello per tutti chiedendo ai giudici del riesame di emettere otto ordinanze cautelari in carcere.

 

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