ELEZIONI REGIONALI – Nello Musumeci: «Il tempo è scaduto e io mi candido sicuro»

«La novità è che il tempo è scaduto». Basta con i «tavoli a Roma e a Palermo», dai quali non è mai uscito il «super candidato» alternativo tanto evocato nel centrodestra, bensì «una sfilza di nomi autorevoli, bruciati nello spazio di un tramonto».

Nello Musumeci, deputato regionale e leader di #DiventeràBellissima, non aspetterà più l’investitura degli alleati. O meglio: le porte sono ancora aperte per tutti. Da Gianfranco Micciché («non siamo mai stati amici di comitiva, ma i progetti politici non si costruiscono col risentimento») ad Angelino Alfano e fors’anche a Gianpiero D’Alia («se qualcuno dovesse ravvedersi, dopo aver fatto scelte avventate, non può che farmi piacere»), passando per la premiata ditta Totò Cuffaro-Raffaele Lombardo: «Ogni oste pensa che il suo sia il vino migliore, ma se sul tavolo resta una sola bottiglia…».

Insomma tutti utili, ma nessuno indispensabile. Il progetto di Musumeci, «l’unico veramente alternativo al Pd e a Crocetta», parte comunque. «Ormai siamo quasi ad agosto», dice l’ex presidente dell’Antimafia dell’Ars in una lunga intervista a “La Sicilia”. E fra una tappa del suo tour elettorale e un incontro per definire le liste in ogni provincia, guarda l’orologio e scandisce: «Spero di poter contare su una coalizione ampia ma soprattutto credibile. Non pongo veti a nessuno, ma non voglio subirne».

Sente crescere il favore degli esponenti di tutti i potenziali alleati, ma Musumeci non andrà ad Arcore dal Cavaliere, a cui disse «no, grazie» quando gli propose di fare il capolista di Forza Italia alle Europee 2014. «Per me, che mi sono battuto per fare le primarie del centrodestra, sarebbe una grave incoerenza andare da Berlusconi, a cui mi legano stima e simpatia ricambiate, a cercare la raccomandazione dall’alto».

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