L’OPPOSIZIONE AL COMUNE – “Decreto salva Roma e San Gerlando salva Agrigento”

“E’ comprensibile, anche se non è giustificabile, che in campagna elettorale le si sparino grosse, ma a tutto c’è sempre un limite. Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, il limite lo ha già ampiamente oltrepassato, nonostante manchino 3 mesi al voto per le Europee”.
Così affermano i consiglieri comunali di Agrigento di Forza Italia, Nuovo Centrodestra, Patto per il Territorio, Pid Cantiere popolare e Gruppo Misto a seguito di quanto dichiarato da Zambuto all’agenzia Ansa contro la praticabilità del decreto Salva Roma e sulla pretesa da parte di Zambuto che Agrigento sia assunta a modello perché città che lui ha risanato finanziariamente evitando il dissesto senza alcun aiuto dello Stato.
Gli stessi gruppi consiliari rammentano a Zambuto che, come spiegato dal sindaco di Roma, il decreto Salva Roma prevede la restituzione ai romani di tasse pagate dai romani, e che Roma, al contrario di Varese o di Agrigento, ospita 500 manifestazioni nazionali all’ anno, con tutto ciò che ne consegue.
I gruppi consiliari d’opposizione aggiungono : “Zambuto non ha precisato all’Ansa che i debiti delle precedenti amministrazioni alla sua, quelle in cui lui era assessore comunale al Bilancio e alle Finanze, non sono stati risanati ma è stata scelta la scorciatoia più facile e spregiudicata : contrarre un mutuo milionario per decenni con la Cassa depositi e prestiti, scaricando il tutto sulle prossime generazioni della ex città più bella dei mortali. Altro che Agrigento da assumere a modello. Forse modello di bugie, che però hanno sempre le gambe corte : come quando Zambuto il giorno prima del voto invitò alla disobbedienza civile e alla marcia contro Monti giurando che mai avrebbe aumentato l’ Imu, e poi, il giorno dopo il voto, eletto sindaco, ha aumentato l’ Imu al massimo. Altro che decreto Salva Roma : appropriandoci della recente preghiera pronunciata dal nostro arcivescovo Montenegro, ripetiamo anche noi “San Gerlando salva Agrigento”.

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