MAFIA – Il boss Giuseppe Guttadauro condannato a 5 anni, 8 anni al figlio Mario Carlo

 Il gup di Palermo ha condannato in abbreviato a 5 anni in continuazione con una precedente condanna, Giuseppe Guttadauro mentre 8 anni sono stati inflitti al figlio Mario Carlo . Entrambi, difesi dall’avvocato Raffaele Bonsignore, erano accusati di associazione mafiosa.

Nel 2001 Guttadauro venne coinvolto nell’indagine, denominata «talpe alla Dda», che costò una condanna per favoreggiamento alla mafia a 7 anni all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro. L’inchiesta rivelò, proprio partendo dagli accertamenti sul medico, una rete di informatori che davano notizie riservate su indagini in corso tra l’altro all’imprenditore mafioso Michele Aiello e allo stesso Guttadauro. Il nome del presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, emerse da una intercettazione effettuata a casa del boss di Brancaccio, poco prima che questi scoprisse l’esistenza di una microspia piazzata nella propria abitazione.

Dopo l’ultimo arresto gli furono concessi i domiciliari per motivi di salute che gli vennero poi sostituiti con il carcere per le ripetute violazioni commesse. «Un uomo totalmente incapace – scrisse il gip che lo fece tornare in cella – di rispettare le prescrizioni imposte da misure giudiziarie diverse dal carcere perché permeato dal bisogno di continuare indisturbato le comunicazioni con diversi soggetti del proprio ampio circuito relazionale. Una personalità che ricerca spasmodicamente canali relazionali e comunicativi attraverso i quali alimentare il proprio status» di appartenente a Cosa nostra.

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