Omicidio 20enne davanti alla discoteca: in un video l’aggressione

“Bacchi mi ha colpito per primo dandomi schiaffi e pugni ed io ho reagito d’istinto sfrerrandogli prima un calcio e poi un secondo calcio. Ma non mi sono reso conto della gravità. Non volevo ucciderlo. Non volevo”. A dirlo, nel corso dell’interrogatorio davanti al Pubblico Ministero, Alessandro Macaluso, è Andrea Cangemi, il ventenne partinicese, arrestato con l’accusa di avere ucciso, all’alba di domenica, Francesco Bacchi di 19 anni, dopo una rissa iniziata nella discoteca “Medusa” di Balestrate. Il ragazzo, accusato di omicidio preterintenzionale, da doimenica sera è in stato di fermo ed è detenuto nel carcere “Antonio Lorusso” ai Pagliarelli, in attesa dell’udienza di convalida del Gip che si dovrebbe tenere tra oggi e domani. Il giovane, che lavora in un supermercato, difeso dall’avvocato Bartolomeo Parrino, ha raccontato al PM ed ai Carabinieri, quello che sarebbe accaduto nella notte tra sabato e domenica. “Sono stato coinvolto nella rissa – ha detto – e all’improvviso Bacchi mi ha colpito con schiaffi e pugni. Io ho reagito ed ho sferrato un calcio e poi un altro calcio. E me ne sono andato”. Cangemi, con il calcio, avrebbe colpito Bacchi all’altezza del collo e della testa. Ci sono due famiglie rovinate. Da un lato una famiglia che ha perso un figlio di 19 anni e dall’altro, un’altra famiglia che ha un figlio accusato di omicidio” ha dichiarato all’Adnkronos, l’avvocato Bartolomeo Parrino, il legale di fiducia di Andrea Cangemi. “C’è un filmato che ha ripreso tutto – dice ancora l’avvocato Parrino – e si vedono le fasi della rissa. Si vede Bacchi che lo aggredisce per primo. E il mio assistito si è difeso. È una cosa terribile, che un ragazzo di 20 anni vada a divertirsi e muoia – prosegue l’avvocato Parrino – Due vite rovinate, una tragedia immensa. È un problema culturale – aggiunge ancora – C’è la cultura della violenza, sono ragazzi che hanno troppa facilità a litigare e a reagire. È una rissa finita male. Non ci sono armi, ci sono due che litigano”. Il legale dice che forse Bacchi potrebbe essere deceduto “per emorragia cerebrale”. Ma sarà l’autposia a chiarire le cause della morte. I medici dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, dovranno stabilire se Bacchi sia morto per avere battuto la testa a terra durante la colluttazione con un coetaneo oppure per i calci ricevuti mentre era sul selciato. Sia su Bacchi, che sul giovane di 20 anni fermato con l’accusa di omicidio preterintenzionale, Andrea Cangemi, saranno eseguiti gli esami tossicologici. Ci sono altri cinque ragazzi indagati, tra i quali due minorenni, che avrebbero partecipato alla rissa iniziata, sembra, dentro il locale e poi proseguita, con calci e pugni, a poche centinaia di metri dalla discoteca balestratese. La rissa sarebbe scoppiata per futili motivi.

FOTO RADIO AMICA

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