Passa definitivamente allo Stato il patrimonio del re dei supermercati Giuseppe Burgio

Confisca definitiva dei beni, stimati in circa 10 milioni di euro, riconducibili all’imprenditore di Porto Empedocle Giuseppe Burgio, chiamato anche il re dei supermercati e nel frattempo deceduto, a giugno del 2021. Burgio era a capo di un gruppo d’imprese operanti nella grande distribuzione alimentare. L’imprenditore era finito sotto processo per bancarotta fraudolenta aggravata, con danno nei confronti dei creditori per svariati milioni di euro. Nel 2016, Burgio era stato arrestato – dal nucleo di polizia economico-finanziaria delle fiamme gialle di Agrigento – nell’ambito dell’operazione denominata Discount. La Corte di appello di Palermo ha disposto la confisca (divenuta adesso definitiva) dei beni di proprietà delle società, riconducibili all’imprenditore.

«Per realizzare le condotte delittuose, l’imprenditore, si avvaleva – afferma la guardia di finanza che ha eseguito il provvedimento di confisca – di un meccanismo finanziario che prevedeva l’erogazione di anticipazioni infruttifere, da parte dello stesso quale socio, nei confronti delle società avviate al fallimento, di cui diveniva così creditore, nonché dei successivi rimborsi delle anticipazioni, in tal modo generando flussi finanziari apparentemente legittimi, provenienti delle società destinate alla decozione, reimpiegati per operare consistenti investimenti immobiliari o per provvedere alle spese correnti di gestione».

La confisca ha riguardato le quote societarie di tre società, due centri commerciali di ampia estensione e tre appartamenti di pregio ubicati nelle province di Agrigento, Caltanissetta e Palermo.

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